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Youthquake, agenzia di Marketing data-driven con sede a Milano, a supporto gratuito di Aziende e Brand per il piano di Comunicazione Social al tempo del Covid-19. Perché quello che dici e come lo dici è una grande responsabilità

“In questo momento complicato a causa del Coronavirus, le Aziende sono costrette a rivedere i propri piani strategici di marketing e comunicazione e si interrogano su come continuare a comunicare con i clienti, su quale tono di voce usare e quali messaggi veicolare”, afferma Matteo Milione, Managing Partner di Youthquake.

Come ogni sfida che si presenta per il vostro business, la risposta deve essere esaminata attraverso la lente della vostra offerta commerciale, del vostro Brand e di come servire il proprio pubblico.
Il punto è che si tratta di una situazione seria e ogni comunicazione ha la capacità di influenzare la percezione degli eventi da parte del pubblico. Quindi, quando ci pensate, dovreste chiedervi cosa dovremmo dire e come dovremmo dirlo.

Youthquake, nota Agenzia Milanese di Marketing Data-Driven è salita in cattedra e ha lanciato una call del tutto gratuita per Aziende e Brand che hanno bisogno di supporto nella ri-elaborazione del loro piano di marketing e comunicazione al tempo del Covid-19. Bella iniziativa quella dell’agenzia Youthquake che si è resa disponibile in maniera gratuita a dare supporto ai responsabili Marketing e Comunicazione di Brand ed Aziende in generale, per affiancarli nell’elaborazione di un piano di Comunicazione Social al tempo del Covid-19.

Abbiamo inoltre chiesto a Matteo Milione, alcuni suggeriti che potreste trovare utili mentre lavorate al vostro piano marketing per fronteggiare questo periodo di pandemia da covid-19.
“Usate la vostra brand identity come guida. Prendete questi eventi come un'opportunità necessaria per definire ulteriormente chi è il vostro marchio - perché immagino che rispondere a un'epidemia non facesse parte dei vostri esercizi di tone of voice. Dovreste chiedervi: Il mio pubblico ha bisogno che la mia voce venga ascoltata in questo momento? E se sì, cosa hanno bisogno di sapere e come voglio farla sentire?
Includere i fatti. Un'altra e-mail con "Coronavirus" nell'oggetto è un altro promemoria - sia subconscio che cosciente - che ci sono preoccupazioni crescenti. Fate attenzione nelle vostre comunicazioni ed evitate di riassumere la gravità con parole vostre, perché questo lascia spazio all'interpretazione.

Dite al vostro pubblico cosa state facendo in particolare nella vostra azienda per rispondere a questa emergenza sanitaria. Ma soprattutto, conclude Matteo Milione, la domanda più importante che dovreste porvi in questo momento non è "come posso vendere di più? al contrario, è "come possiamo supportare i clienti durante questo periodo? Focalizzarsi esclusivamente sui profitti nella situazione attuale non farà alcun favore al vostro marchio, anzi, potrebbe funzionare contro di esso.