Media Key

The Unnamed Society: FutureBrand crea un brand che porta all’estremo il concetto di lusso

“L’esplorazione di territori creativi inediti ci appartiene, è la modalità che abbiamo scelto per immaginare il futuro prima che avvenga. Attingere a esperienze diverse, culture, sensibilità e saperi, mescolando sapientemente gli elementi tra loro, ci ha guidati nella creazione della brand experience di un marchio che si propone di ‘creare l’impossibile che va oltre ogni immaginazione’. The Unnamed Society rappresenta la quintessenza del design applicata a oggetti caratterizzati da una filosofia e una tecnica inarrivabili”, racconta Gianni Tozzi, Executive Creative Director.

Quattro i pillar del territorio elusivo e aspirazionale in cui si colloca The Unnamed Society. Si tratta di concetti assoluti come Sublime Aestethics, Unknown Knowledge, Exclusive Individuality and Pure Desire che, insieme, compongono un’esperienza di piacere che permea un’inedita concezione di lusso.

“È stata un’esplorazione avvincente e totalizzante da cui siamo tornati con il nome, The Unnamed Society, ispirato agli antichi gentlemen‘s club e alle società segrete, e una visuale identity che ha l’obiettivo di raccontare un brand incredibilmente colto, che basa la sua attitudine su una visione filosofica ed estetica della vita e della storia”, conclude Marta Proto, Account Director.

“The Unnamed Society dialoga con chi concepisce il sapere e la filosofia come forma d’arte, entrambi parte di un design in cui ogni dettaglio è stato pensato e realizzato per coinvolgere tanto la mente quanto gli occhi. Ogni espressione del brand è perciò un unicum destinato a stupire, compiacere e suscitare desiderio”, conclude Tozzi. “Il logo rappresenta una civetta, per gli antichi simbolo di saggezza e della capacità di vedere ciò che è celato, che tiene tra gli artigli una chiave, lo strumento che apre le porte all’inimmaginabile”.

The Unnamed Society ha di recente presentato in Svizzera il suo primo piece of art: “Pancho Villa’s Bisley Colt” realizzato in collaborazione con L’Epée, la celebre maison svizzera di orologeria da tavola fondata nel 1839.