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Premio Speciale Repower per l’Innovazione 2023, vince Rehub: riutilizzo di materiali, innovazione dei processi e attenzione al design per dare nuova vita al vetro

Rehub, start up tecnologica che da nuova vita al vetro, si è aggiudicata il VI Premio Speciale Repower per l’Innovazione: la vittoria è stata annunciata nell’ambito della tredicesima edizione del Premio per l’Innovazione 2-0-3-1, il riconoscimento più significativo a livello europeo per il mondo dell’innovazione, di cui Repower è Main partner da diversi anni. Il Premio Speciale Repower per l’Innovazione è un riconoscimento espresso in servizi con un percorso di affiancamento e trasferimento di competenze della durata di sei mesi, di cui la startup vincitrice potrà beneficiare. Rehub è stata scelta tra le sei startup finaliste presentate durante la finale del Premio Speciale per l’Innovazione Repower il 14 novembre da una giuria selezionata composta da giornalisti, imprenditori e professionisti.

La motivazione del premio è la seguente: “Per le grandi potenzialità di una tecnologia che può dare nuova vita a quello che oggi è uno scarto inutilizzabile, con tutte le implicazioni ambientali ed economiche del caso. La tecnologia proposta da rehub si va ad inserire nella storia dell’isola di Murano, rilanciando la sua vocazione e competenza nella lavorazione del vetro e proiettandola nel futuro grazie ad una soluzione che guarda ad una società rifiuti zero.”

Fondata nel 2022 da Matteo Silverio e Marta Donà, rehub ha un obiettivo ambientale importante e quanto mai urgente: intercettare e deviare dalla discarica tutti quei rifiuti di vetro che, per motivi logistici, storici o di filiera, sono considerati non riciclabili per trasformarli, riplasmarli e valorizzarli. Ogni anno, infatti, le vetrerie di Murano producono mille tonnellate di scarti di vetro non riciclabili, un volume pari a quello del campanile di san Marco, e ogni anno in Europa si stima vengano prodotti più di otto milioni di tonnellate di scarti di vetro non riciclabili. Rehub ha sviluppato un nuovo e innovativo processo per riciclare questi scarti, trasformandoli in una pasta facilmente modellabile a temperatura ambiente che può essere lavorata utilizzando i più comuni processi industriali come la rullatura, l’iniezione o la stampa 3D, grazie alle stampanti e al nostro estrusore brevettato. Questo nuovo materiale, il reglass,  si può utilizzare per creare oggetti decorativi come piatti o vasi, ma si presta anche alla realizzazione di pannelli, superfici o rivestimenti.

Fabio Bocchiola, country manager della filiale italiana Repower, ha dichiarato: “Abbiamo scelto il progetto Rehub Glass sia per la particolare attenzione mostrata verso il design sia per l’alto valore che il riutilizzo del vetro ha nella filiera del riciclo. I positivi impatti ambientali, culturali, sociali e tecnologici che questo progetto avrà localmente e a livello nazionale sono perfettamente in linea con la filosofia Repower che ci vede in prima linea rispetto allo sviluppo della mobilità e dell’efficientamento energetico, senza mai perdere di vista l’attenzione per le comunità locali. Il nostro Bilancio di Sostenibilità va proprio in questa direzione e siamo felici di accogliere rehub nel nostro mondo per lavorare insieme a questi obiettivi comuni.”

Matteo Silverio, fondatore di rehub, ha commentato così la vittoria: “Siamo davvero felici e onorati di ricevere questo premio! Non vediamo l'ora di lavorare con il team di Repower: rehub ha ancora molta strada da fare e i servizi messi a disposizione dal premio non potranno che rafforzare il Business Plan e il piano di scale-up della nostra startup.”

Il Premio Speciale per l’Innovazione Repower, giunto alla sesta edizione, ha visto vincere nella prima edizione Userbot, startup che utilizza l’Intelligenza Artificiale per il customer care, nella seconda RiceHouse, il progetto di Tiziana Monterisi che riutilizza gli scarti del riso nell’edilizia, nella terza Remodule, progetto che recupera le celle delle batterie delle auto ibride ed elettriche per riutilizzarle in altre applicazioni e nella quarta Jojob, applicazione mobile di carpooling che certifica il risparmio ambientale. La scorsa edizione è stata vinta da Weabios, la startup che crea tessuti intelligenti a basso impatto per i settori medicale, sport e moda.