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Luisa Ranieri su Elle: il ruolo di Patrizia è stato un dono di Sorrentino

Un patto con Luca Zingaretti per “darsi il cambio” nel lavoro, una bellezza spesso ingombrante, l’impegno in un progetto solidale destinato alle mamme indigenti e naturalmente la notte degli Oscar il 27 marzo.  Si racconta a 360 gradi Luisa Ranieri nell’intervista esclusiva - realizzata da Piera Detassis - sul numero di Elle in edicola domani, in cui l’attrice è protagonista anche in copertina.  “Ero ignara all’inizio, - racconta a Elle - il provino l’ho fatto sull’episodio emozionante dell’ospedale psichiatrico: tutto bene, ma all’uscita Paolo mi ha avvertito -devo dirti una cosa, nel film c’è una scena di nudo integrale-. Lieve panico, era il suo modo di dirmi “preparati”. Sinceramente però a me fa più paura la scena iniziale a Piazza Plebiscito, quell’inquadratura mastodontica sul mio corpo, lì sono ben più che nuda. Certo, non è stata una passeggiata girare la scena in barca esposta agli sguardi di tutti, ma Patrizia è stata un dono, mi ha permesso di sperimentare altri colori, altre note sulla tastiera della recitazione”.

Un altro personaggio dalla femminilità sfacciata che va ad aggiungersi a quello di Lolita Lobosco, vicequestore di Bari, protagonista della serie RAI e tuttavia Luisa Ranieri rivela un rapporto controverso con la propria bellezza.  “ll mio fisico così importante è stato un enorme ostacolo. La mia agente agli inizi mi diceva sconsolata: -che ti faccio fa’, figlia mia, con questo corpo? Ci vorrebbe il cinema delle Loren, delle Magnani, oggi forse solo la tv…-. È stata onesta, a costo di farmi piangere, ma mi ha aiutato”.

Un ritratto che si sovrappone a quello di Luisa Ranieri che ha costruito un rapporto solido con Luca Zingaretti e la famiglia “Ho la fortuna di vivere accanto a un uomo molto molto generoso. – spiega - C’è un patto tra noi, che non prevede il sacrificio femminile. La regola è darsi il cambio, Luca si ferma quando io devo lavorare e viceversa. È successo che entrambi rinunciassimo a progetti interessanti per aspettare l’altro, ma certo non viviamo l’angoscia del lavoro a tutti i costi e la famiglia viene prima, nel rispetto dei desideri e progetti di entrambi. È un privilegio, lo so”. E parlando del prossimo progetto Food Wizards, i maghetti del cibo, una serie cartoon fantasy che insegna a tutti i ragazzini a nutrirsi, spiega quali sono i valori che cerca di trasmettere. “Bisogna parlare alle nuove generazioni, investire sui giovani o avremo figli ignoranti, scuole che non funzionano, discriminazione, politici non all’altezza. Non possiamo più girarci dall’altra parte”. 

Un impegno che la porta anche a sostenere Pianoterra Onlus e la Valigia maternità: “È un programma importante a cui tengo molto – spiega.  Offre attività di cura e benessere, visite mediche e altri servizi gratuiti alle future mamme in disagio economico e sociale. Non tutte le madri sono state fortunate come me, molte hanno il terrore di fare figli perché nel mondo reale, per loro, si fermano vita e carriera. Non siamo un Paese strutturato per la maternità, si rischia il licenziamento o l’abbandono, è una piaga sociale”. 

Ma c’è anche una passione un po’ più fashion, tra gli interessi dell’attrice che si definisce una shoe victim: “Sì, non resisto, è la mia debolezza, compro compulsivamente scarpe, posso lasciare un abito, mai un sandalo”.  Di sicuro non saranno banali le scarpe con cui si prepara a sfilare sul red carpet degli Oscar insieme a tutto il cast del film.