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ELLE #ripartiamodaqui: perchè abbiamo bisogno della moda

Anche la moda si sta preparando a ripartire con tutti gli interrogativi e le incertezze nell'affrontare un mondo cambiato dalla pandemia. Da sempre attenta a come la moda riflette i cambiamenti della nostra società, Elle, il settimanale Hearst diretto da Maria Elena Viola, dedica a questo tema così attuale un progetto print e digital che prende il via con il numero in edicola domani, 30 aprile.

Un argomento di certo significativo in un Paese che ha fatto della moda una parte integrante della sua bellezza, cultura, e della sua economia e che ora vede il posto di lavoro di migliaia di professionisti a rischio.

Ma c'è una ragione in più per raccontare la moda, e che non poteva sfuggire a Elle: il fashion è anche uno degli elementi che contribuiscono al benessere dei singoli individui, un elemento di cui proprio in questo periodo non possiamo fare a meno. Come spiega nell'editoriale che accompagna il numero la stessa Maria Elena Viola descrivendo un bisogno che sembra condiviso da molti italiani di fronte alle vetrine chiuse dei negozi: "Ho voglia non solo di pane fresco e comfort food... insomma di generi di prima necessità che vadano oltre la sopravvivenza, ma anche di un vestito nuovo di cotone leggero che mi faccia entrare nella primavera. Che mi faccia sentire questo tempo nuovo che è arrivato in mia assenza, mentre ero chiusa in casa, con la testa altrove. Un brandello di trascurabile felicità che dà senso al nostro quotidiano, nel non-senso straniante che da due mesi abitiamo".

Al grido di "Liberiamo la moda", Elle fa il punto sugli scenari futuri e sulle caratteristiche vincenti delle nostre aziende che faranno la differenza: la competenza, l'ingegno e la bellezza del made in Italy. Il punto focale è perchè abbiamo bisogno della moda, un lungo servizio in cui Elle ha raccolto le opinioni di artigiani, fotografi, modelle e di personaggi assolutamente ai vertici delle aziende del settore, Dolce e Gabbana, Donatella Versace, Giorgio Armani, Massimo Giorgetti di MSGM, Veronica Etro, Alberta Ferretti, Claudio Marenzi, Presidente di Confindustria moda e del Pitti, ma anche CEO del marchio Herno, Marco Bizzarri di Gucci, Christophe Babin, CEO di Bulgari, Matteo Lunelli, Presidente di Fondazione Altagamma e Presidente e CEO di Cantine Ferrari.

Il sito elle.com/it lancerà il progetto tramite la collection Ricomincio da Qui, totalmente dedicata a questi contenuti esclusivi e sarà attraverso una campagna su Instagram aperta a tutti che l’iniziativa troverà un suo particolare sviluppo: la redazione coinvolgerà coloro che vivono la moda in prima persona - designer e pr, stylist, fotografi, addetti ai lavori…- per dare un piccolo contributo  video come messaggio di ripartenza e speranza legato a quello che è il fiore all'occhiello del nostro Paese e che ci rende oltremodo fieri di essere italiani.

Maria Elena Viola: "È da lì che dovrà ripartire la moda. Risvegliare farfalle nello stomaco, ricominciare ad essere "un'esperienza". Per farlo dovrà "uscire dalle logiche del fast fashion e puntare ancora di più sulla qualità". Offrire "prodotti con un'anima, che non durino una sola stagione". Questo ci hanno detto i big del made in Italy che abbiamo intervistato in questo numero. Sono stati i primi a mobilitarsi quando è iniziata l'emergenza sanitaria, facendo donazioni, rifornendo gli ospedali di camici e mascherine, ma anche i primi ad essere colpiti dalla crisi quando le aziende sono entrate in lockdown. Fermare la moda significa fermare un ingranaggio gigantesco, che ha tempi e scadenze precisissimi, e mette in moto un numero imprecisato di professionalità (creativi, sarti, artigiani, fornitori…) e lavori correlati (buyer, fotografi, agenzie di comunicazione, modelle, giornali…). Un mondo che da sempre è associato al lusso e alla frivolezza e che invece è tanto altro: è la nostra storia, la nostra cultura, il nostro vanto, ciò per cui siamo numeri uno nel mercato globale. E' la nostra identità. La sintesi di tutto ciò che siamo: competenza, bellezza, talento, professionalità, creatività, sapere, genialità, fantasia. Siamo rinati tante volte, imparando dagli errori. Inventando nuovi modi e nuovi linguaggi. Vinceremo anche questa sfida. Impossibile abbattere ciò che è fatto per volare."

Il numero di Elle in edicola domani è il primo di una trilogia dedicata alla ripartenza e alla rinascita, puntando lo sguardo su tre componenti essenziali della testata. Dopo la moda, il numero in uscita il 7 maggio punterà sull'intrattenimento, e in particolare sul grande cinema italiano sempre al centro delle attenzioni di Elle, per di più in una data che è anche quella dell'assegnazione dei David di Donatello. Il successivo speciale sarà 21 maggio e darà voce alle donne e al loro impegno nella costruzione del nostro futuro.