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Dal 1 al 3 settembre, appuntamento a Montegrotto Terme (PD) con “Gli incontri della Fabbrica del Mondo”

Una sinergia fra tv e quotidiano per incontrare il pubblico e affrontare i grandi temi del nostro presente. Ambiente, diritti e futuro sono al centro del festival Gli Incontri della Fabbrica del Mondo, in scena dal 1 al 3 settembre a Montegrotto Terme (PD). Tre giorni di riflessione a cura del quotidiano La Svolta, fondato e diretto da Cristina Sivieri Tagliabue, e Jolefilm, la società di produzione teatrale, cinematografica e televisiva di Marco Paolini. Con la trasmissione televisiva - ideata e condotta da Marco Paolini e Telmo Pievani in onda su Rai3 nel gennaio 2022 - l’obiettivo è stato raccontare l’Agenda 2030 come la costruzione di una cattedrale che non saremo noi a vedere, ma i nostri pronipoti, per far comprendere l’animo che c’è in quell’impegno sancito dall’ONU, usando l’arte, le sue forme, le sue parole. 

Ora, la Fabbrica del Mondo esce dallo schermo per incontrare le persone.

“La Fabbrica del Mondo incontra sempre tante persone, ogni giorno – dichiara Cristina Sivieri Tagliabue, co-direttrice del Festival insieme a Michela Signori e direttrice de La Svolta -. E’ un progetto senza fine di conoscenza che prevede un dialogo anche fuori dallo schermo. E’ un po’ per questo che ho riesumato la parola contaminazione. Siamo nel 2022 e sarebbe assurdo pensarsi soli nella propria “ecochamber” di sicurezza quando il mondo non ragiona quasi più distinguendo informazione e intrattenimento, e dove il teatro - in certi momenti - ha fatto più informazione dei quotidiani. Forse il teatro, la tv quella fatta bene, il giornalismo e la ricerca possono creare qualcosa di unico e nuovo, insieme?” Infine, un pensiero al momento politico che stiamo attraversando: “Il 25 settembre è vicino e non sapremo a che gioco dovremo o potremo giocare – continua Tagliabue -. Abbiamo tutti un po’ paura, abbiamo tutti delle attese. Cominciamo, durante gli incontri, a parlare di futuro perché - come l’ambiente - è questa parola che ci attraversa la testa in modo puntuale e pungente. E che riusciremo a controllare solo attraverso gli incontri e il dialogo con altre persone”.

Non un semplice festival, ma un progetto aperto per riflettere sul presente, sui cambiamenti in atto, sul futuro che ci attende. Temi centrali nelle nostre vite come la crisi ambientale, il saccheggio delle risorse naturali, il cambiamento climatico, l’energia pongono interrogativi la cui risposta non è più demandabile.

“La Fabbrica del mondo – spiega Marco Paolini - è un progetto aperto: ci sono i racconti fatti per la serie televisiva e i sono gli incontri fatti con persone che a vario titolo ci aiutano a sbrigliare le matasse, saperne un po’ di più, immaginare soluzioni e strade alternative. E c’è il pubblico, senza il quale manca l’aria alle storie. La realtà - prosegue Paolini – è in modificazione veloce. Il teatro, ad esempio, sta ancora viaggiando con i suoi piani triennali. Siamo ancora all’interno del periodo pre-covid. Un ritardo ingiustificato e anacronistico”.

Giornalisti e filosofi, imprenditori e scrittori, artisti, economisti e scienziati si danno – e vi danno – appuntamento alle pendici del Monte Alto, nel Parco Regionale dei Colli Euganei nella suggestiva location ottocentesca di Villa Draghi, che affaccia sul paesaggio sottostante per confrontarsi tra loro e con il pubblico presente, per parlare, condividere visioni, organizzare pensieri e iniziare un ragionamento, insieme. La terrazza di Villa Draghi per tre giorni sarà l’agorà attorno alla quale sedersi, ascoltare e partecipare facendo esercizio di comunità.

Futuro, diritti, ambiente: ogni giornata sarà dedicata a uno dei grandi temi di riflessione della contemporaneità. Si alterneranno speaker e performer, anche in diretta live sul sito lasvolta.it e sul canale YouTube di Jolefilm, in un viaggio alla ricerca di risposte ma anche di nuove domande. Domande alle quali singolarmente non sappiamo rispondere, ma che rendono il senso dello stare insieme, quel cercare risposte che non valgano solo per sé, ma per la collettività.

Ogni giornata prevede un panel unico cui contribuiscono tutti gli ospiti, un tavolo condiviso dove si mescolano competenze e linguaggi fondendoli insieme, con un discorso d’apertura affidato allo scrittore Bruce Sterling (01.09), al filosofo Telmo Pievani (02.09) e all’economista Azzurra Rinaldi (03.09), e una chiusura affidata al linguaggio artistico di Marco Paolini (01.09), alle Mammadimerda (02.09) e ad Ascanio Celestini (03.09). 

Nel mezzo una pausa per sedimentare pensieri e mangiare qualcosa godendosi il tramonto sulle terre patavine

Il programma completo con il calendario degli Incontri, tutti i protagonisti e ogni altra informazione utile è disponibile sul sito de La Svolta, dove è possibile riservare il proprio posto e il proprio pasto (la capienza della terrazza è limitata, il costo d’ingresso è modesto e serve a garantire l’interesse e la partecipazione, la cena informale può essere prenotata dal sito).

La prima edizione de Gli Incontri della Fabbrica del Mondo, è realizzata da Jolefilm e La Svolta con la collaborazione della Città di Montegrotto Terme, Montegrotto Colli Euganei Natural Park e l’Associazione Villa Draghi e il patrocinio della Commissione Europea, dell’Università degli Studi di Padova e di Cultura Italiæ  e vede la suo fianco aziende che hanno scelto di essere partner dell’evento: main Sponsor Innovatec, sponsor tecnici  Print Materia, Favini, Grafiche Testina.