Media Key

CulturaIdentità esce in edicola il 2 dicembre con un numero speciale che celebra i primi cinque anni di attività del movimento fondato da Edoardo Sylos Labini

“Il nostro è un impegno di militanza attiva in difesa del patrimonio artistico, culturale e ambientale italiano”: con queste parole il fondatore e direttore di CulturaIdentità Edoardo Sylos Labini definisce il proprio movimento che, 5 anni dopo il suo debutto sul palco del Teatro Manzoni di Milano, conta sedi in tutta Italia e un centinaio di responsabili territoriali. Sin dal primo giorno l’obiettivo è sempre stato il medesimo, ovvero la difesa, la promozione e la valorizzazione sia dell’identità sia delle bellezze culturali ed ambientali che caratterizzano il Bel Paese. Tra i personaggi noti che hanno sposato a tutti gli effetti la causa di questo “aggregatore di cultura” ci sono la nipote dell’inventore del Futurismo, Francesca Barbi Marinetti, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, lo chef Carlo Cracco e un grande della musica italiana come Enrico Ruggeri. In occasione del primo lustro, CulturaIdentità ha deciso di farsi degli auguri speciali grazie ad un’edizione cartacea inedita. Perché l’Associazione, infatti, è diventata 4 anni fa anche una rivista mensile e poi, circa 6 mesi fa, persino una Fondazione denominata “Città Identitarie”, la quale riunisce ad oggi 114 Comuni italiani, per lo più borghi e piccole cittadine di provincia.

L’uscita dell’edizione speciale è prevista in data 2 dicembre: al suo interno ci saranno le 40 copertine dei primi anni di vita della rivista, firmate dagli artisti più pop della scena italiana. Il tutto, inoltre, sarà arricchito da una prima pagina d’impatto intitolata “Io ho quel che donato”. Ispirandosi al famoso motto dannunziano, il direttore Sylos Labini invita i lettori a sostenere l’Associazione in questo racconto dell’Italia più bella grazie anche ai prestigiosi editoriali di Vittorio Sgarbi, Marcello Veneziani, Giampaolo Rossi, Alessandro Sallusti e Fabio Dragoni. “CulturaIdentità è più di una semplice associazione, è una rete costruita per non cadere vittime di una globalizzazione che livella tutto cancellando ogni diversità”, afferma Sylos Labini, “Operatori culturali, artisti, imprenditori e singoli cittadini hanno la possibilità di riunirsi sotto questa sigla attraverso incontri ed iniziative culturali che coinvolgono tutte le regioni italiane”.

A proposito della Fondazione “Città Identitarie”, è importante mettere in risalto il fatto che nasce a supporto di CulturaIdentità con l’obiettivo di valorizzare la storia, l’arte e la cultura del made in Italy attraverso un circuito di eventi e festival che rilanceranno, con un linguaggio contemporaneo, i tratti più iconici dei Comuni che aderiscono alla rete. Intanto dal 3 al 20 dicembre si terranno una serie di appuntamenti a sostegno del movimento che coinvolgeranno buona parte dello Stivale. “Inizieremo dal piacentino, a Vigolzone, per poi passare a Roma, al «Lian Club» sul Tevere in data 4 dicembre, Frosinone, Pesaro, nel Canavese, a Monselice nel Padovano, Olbia, Milano da «Il Marchese», Palermo, Genova, ad Altamura in Puglia e, infine a Crotone. Sarà un percorso all’insegna della scoperta e della valorizzazione dell’Italia interna, quella più profonda, delle mille patrie e «dei mille campanili» e che rappresenta il 70% del nostro Paese”.