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In libreria “Campagne di Guerra”, nuovo volume curato da Tita e Prospero Editore

Nuova uscita per Bill, la collana di libri su comunicazione e società contemporanea curata dall’agenzia Tita in partnership con Prospero Editore giunta così al secondo volume. Si tratta di “Campagne di Guerra – 150 anni di comunicazione, pubblicità, propaganda”. L’autore è Giuseppe Mazza, docente e founder Tita, che ha esplorato il rapporto tra advertising e guerra dai primi conflitti del novecento alla tragedia nucleare fino al Vietnam e alle guerre attuali, in un volume ricco di illustrazioni che si proietta con urgenza sui drammi del presente, a partire dal suo incipit: "per scrivere questo libro ho studiato un esercito di réclame: centinaia di poster che puntano il dito, volantini che annunciano bombardamenti e stampe di fucilazioni. Una quantità enorme di foto insopportabili, discorsi volgari e disumani, ipocrisie di ogni tipo. Mi ha turbato, mi ha fatto paura. Perché ho visto il modo in cui prolifera, cambia volto, cerca di rinascere e fino a che punto ha dato forma alla nostra vita, quanto ci ha educato. Mi pare che, di tutti i prodotti della cultura umana, la guerra sia il più resistente. Ci ha persino convinto di essere natura".

A Milano il libro sarà presentato martedì 30 Gennaio alle 18,30 presso la Libreria Centofiori dall’autore con il giornalista Claudio Jampaglia, e venerdì 8 marzo alle 18,30 nell’ambito di Bookpride presso il Superstudio Maxi con lo storico Germano Maifreda e la saggista Maria Nadotti.

I libri di Bill, che hanno per autori i pubblicitari e i comunicatori, studiano la comunicazione come strumento di cittadinanza, con ricerche storiche e approfondimenti. La collana è disponibile in tutte le librerie, sulle principali piattaforme di ecommerce e - soluzione consigliata - sul sito della casa editrice: www.prosperoeditore.com.

L’iniziativa editoriale prosegue l’esperienza di Bill Magazine, la rivista sull’advertising edita da Tita tra il 2012 e il 2017, dedicata al pubblicitario umanista Bill Bernbach e alla sua idea di pubblicità: civile, mai banale, basata sulla verità.

Tita ha curato la grafica del progetto evolvendo quella del magazine, con scelte visive che si rinnovano di volta in volta seguendo il contenuto dei libri.