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Blue Note Milano chiude una stagione straordinaria

Blue Note Milano, jazz club dell’Isola, ha chiuso la stagione 2018-2019 con numeri eccezionali: oltre 60.000 biglietti venduti per più di 320 concerti in 200 sere di programmazione con circa 170 diversi spettacoli che hanno animato il palco di via Borsieri, a cui si aggiungono oltre 20.000 cene servite e 65.000 cocktail preparati. Tutto frutto dell’eccellente calendario costellato di grandissimi nomi della scena musicale nazionale e internazionale: dai mitici Incognito a grandi icone mondiali come Ron Carter e Al Di Meola; da capisaldi della musica italiana, Gino Paoli e Angelo Branduardi, a vere leggende del jazz contemporaneo come Joshua Redman e Chris Botti.

Tra le più apprezzate presenze femminili che si sono esibite quest’anno al Blue Note ci sono sicuramente Sarah Jane Morris, Bebel Gilberto e Jazzmeia Horn, astro nascente del jazz.

Non sono mancati i volti nuovi, giovani e talentuosi artisti che per la prima volta hanno calcato il palco di via Borsieri: il trombettista Keyon Harrold, il tastierista Cory Henry, e Judith Hill, straordinaria voce scoperta da Prince, solo per citarne alcuni.

Il cartellone è stato studiato per rispondere soddisfare gusti musicali diversi: non solo jazz dunque, benché questo sia la vera anima del locale, ma anche sonorità caraibiche, cubane, melodie gipsy, ritmi blues, swing e tutto ciò che offre il variegato mondo della musica fusion.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nella stagione 2018-2019”, afferma Daniele Genovese, Direttore Generale di Blue Note Milano. “Il pubblico ha dimostrato di apprezzare molto il mix equilibrato di generi musicali diversi, grandi nomi e giovani talenti. Anche la prossima stagione seguirà questa impostazione: abbiamo già diversi artisti confermati e stiamo portando avanti un’attenta attività di scouting tra gli artisti emergenti più meritevoli. Come jazz club ci teniamo a dare al pubblico italiano il ventaglio più ampio possibile di tutto quello che il panorama musicale internazionale ha da offrire. D’altra parte il grande afflusso di spettatori che abbiamo registrato è sintomo più che mai vitale che si ricerchi e apprezzi sempre di più la musica di qualità”.