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IL CONSORZIO ECOPOLIETILENE RINNOVA I VERTICI

Si è tenuta nei giorni scorsi a Milano l’assemblea annuale di Ecopolietilene, il consorzio del Sistema Ecolight che rappresenta i produttori, i distributori e i recuperatori di beni in polietilene, che ha portato al rinnovo dei vertici e alla riconferma di Fabio Pedrazzi come Presidente per il triennio 2024-2026.

Costituito nel 2017 in risposta alle prescrizioni della normativa ambientale che prevede l’obbligo per le imprese di produzione, importazione e distribuzione di farsi carico degli oneri per la gestione dei beni in polietilene immessi su tutto il territorio italiano, il consorzio Ecopolietilene chiude il 2023 con 175 aziende consorziate (+22% rispetto al 2022).

“Ringrazio il cda per la rinnovata fiducia dopo l’intenso lavoro svolto nei primi anni di costituzione e crescita di Ecopolietilene. Il 2023 ha visto il consolidamento del Consorzio sotto il profilo tecnico, con un aumento del numero dei consorziati e l’incremento della attività di certificazione degli impianti: due importanti indicatori di qualità dell’azione svolta” - commenta Fabio Pedrazzi, Presidente di Ecopolietilene.

Il nuovo consiglio di amministrazione del consorzio Ecopolietilene per il triennio 2024-2026 è composto da: Fabio Pedrazzi (Presidente), Marco Pagani (Vicepresidente), Lorenzo Contini, Mattia Esposito, Luigi Ferrando, Davide Macchia, Domenico Pacetti, Alfredo Tacchetti e Laura Tondi.

Sotto il profilo dei volumi, il Consorzio rappresenta circa il 12% del settore. Nel 2023 ha effettuato in tutta Italia oltre 7.100 missioni, arrivando a gestire 26.032 tonnellate di rifiuti da beni in polietilene, oltre un terzo (36,5%) rispetto a quanto immesso dalle aziende consorziate.

Per il 2024, Ecopolietilene prospetta una continua crescita con ulteriori adesioni da parte di aziende e una maggiore raccolta. In questo percorso però, il presidente evidenza la necessità di superare alcune criticità di sistema, al fine di dare maggiore impulso alla creazione di una reale economia circolare nell’ambito dei beni in polietilene.

“Il prossimo triennio ci porterà in una nuova fase, quella del pieno sviluppo. Il nostro impegno sarà quello di agire sul sistema per superare quelle criticità esistenti che fino a oggi non hanno consentito all’intero settore di esprimere al meglio la potenzialità di recupero del materiale raccolto. Il nostro Consorzio vuole operare per eliminare quei vincoli intrinseci che si sono creati, operando in sinergia con tutti gli attori del sistema.” – spiega Fabio Pedrazzi.

“Fra le criticità del settore vi è, ad esempio, la necessità di individuare meglio, anche attraverso lo sviluppo di nuovi codici CER, quei prodotti in polietilene che possono e devono essere meglio recuperati. Del resto, una gestione efficace del rifiuto parte da una sua corretta individuazione, classificazione e raccolta”, prosegue il presidente di Ecopolietilene.

“Un secondo obiettivo di questa nuova fase è quello di collaborare con le autorità ministeriali per lo sviluppo di strumenti di trasparenza e di vigilanza sull’intera filiera. È infatti indispensabile che i consorzi siano in grado di rendere conto in modo analitico dell’attività svolta e dei recuperi effettivamente realizzati. Questo è essenziale per far sì che tutti i consorzi non operino solamente con un ruolo di regia, bensì con azioni in grado di incidere positivamente sull’ambiente, in linea con quanto previsto dalla normativa”. - continua.

Non certo ultima, “la responsabilità che i produttori ci affidano nella gestione dei rifiuti non deve rispondere esclusivamente al ruolo istituzionale, sociale delle imprese e del consorzio, ma deve anche essere finalizzata alla costruzione di filiere sempre più virtuose – evidenzia il presidente -. Questo obiettivo è oggi favorito da una situazione multiconsortile che sempre più consentirà lo sviluppo di un vero regime concorrenziale, con tutti i benefici che ciò comporta.”