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Al via la campagna Schär “Potrebbe essere il glutine?” per sensibilizzare la popolazione sulla celiachia

In qualità di realtà di riferimento per il settore del gluten free, Schär avvia una nuova importante campagna volta a sensibilizzare la popolazione sulla celiachia ed altri disturbi glutine correlati al fine di rendere più semplice il processo diagnostico. Da sempre, Schär è attiva nell’informazione e nella divulgazione di tali tematiche, ed anche nel 2023 conferma la scelta di approcciare l’argomento in un modo innovativo, empatico e “leggero”, ma sempre autorevole e credibile. La campagna “Potrebbe essere il glutine?”, sarà on air tra maggio e luglio con grafiche divertenti e coinvolgenti e un linguaggio ironico e amichevole.

Il protagonista è sempre “Glutino”, simpatico fantasmino che rappresenta il glutine, ossia la proteina che provoca molteplici disturbi a chi non la tollera. Ludica, senza perdere il carattere informativo, la campagna Schär è centrata sul mancato riconoscimento dei disturbi correlati al glutine (dolori alle ossa, gonfiore, mal di pancia, diarrea, cefalea, stanchezza estrema) che spesso vengono associati ad altre problematiche: stress, alimentazione non corretta, cattiva qualità del sonno, solo per fare qualche esempio. I personaggi convolti sono maschi, femmine, adulti e bambini: perché la celiachia – che ad oggi è stata diagnosticata può presentarsi a chiunque e in qualunque momento della vita.

La finalità della campagna è di raggiungere le persone che manifestano i diversi sintomi descritti e non si sono ancora sottoposte ad una diagnosi medica, invitandole a visitare il sito www.megliosenzaglutine.it ed a richiedere l’invio a casa del self-test per la determinazione di anticorpi anti gliadina deamidata (anti-DGP), IgA e IgG nel sangue per lo screening della celiachia. È inoltre data la possibilità di usufruire della consulenza di una dietista per chiarire dubbi e richiedere informazioni su celiachia e disturbi glutine correlati.

La campagna sarà declinata sui canali digital attraverso display e sui canali social. La pianificazione media è curata da Initiative mentre la creatività è firmata dall’agenzia IPG.

La celiachia è una malattia autoimmune. Nelle persone con la predisposizione genetica corrispondente, l’assunzione di glutine, anche in piccolissime quantità, provoca un’infiammazione cronica e una regressione dei villi intestinali.

Informare e rendere l’opinione pubblica consapevole della rilevanza del raggiungimento tempestivo di una diagnosi sulla celiachia continua ad essere prioritario: una volta in possesso di una diagnosi, l’osservanza rigorosa della dieta senza glutine - ad oggi l’unica terapia disponibile -  consente di vivere una quotidianità semplice e serena, accompagnata da alimenti gustosi e gratificanti come quelli prodotti da più di 100 anni da Schär.

La Celiachia: i numeri in Italia
In Italia il numero di celiaci ha raggiunto nel 2021, i 241.729 soggetti, secondo la “Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia”, pubblicata nel 2022 dal Ministero della

Salute. Ma esiste ancora un ampio bacino di soggetti a cui ad oggi la celiachia non è ancora stata diagnosticata; a questi soggetti si aggiunge la quota di coloro che ignorano di essere affetti da sensibilità al glutine non celiaca e da altri disturbi glutine correlati.

Secondo i dati forniti dalla Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia Anno 2021 del Ministero della Salute italiano, risultano i seguenti dati:

  • 241.729 celiaci diagnosticati in Italia (anno 2021)
  • La celiachia è una patologia al femminile (circa 70%): dei 241.729 celiaci diagnosticati In Italia, 168.385 sono femmine e 73.344 sono maschi (dati al 31/12/2021).
  • La regione con maggior presenza di celiaci è la Lombardia (43.919); seguono il Lazio (24.600) e la Campania (23.431); Valle d’Aosta (636) e Molise (1.067) sono le regioni con minor presenza di celiaci.
  • La maggior incidenza di celiaci in rapporto alla popolazione si registra in Valle d’Aosta con lo 0,52%, seguita da Toscana e Provincia Autonoma di Trento con lo 0,51%.
  • Trend di crescita: una media di 9.000 nuove diagnosi all’anno.
  • Le regioni in cui si sono registrate maggiori nuove diagnosi nel 2021, sono: la Lombardia con +1.479 seguita da Lazio con +967 e da Campagna e Sicilia con +889.
  • Fascia di età in cui si registrano più celiaci: 18-59 anni (67%).