ROSE VILLAIN OSPITE DI LUCA CASADEI NELLA NUOVA PUNTATA DEL PODCAST “ONE MORE TIME”
La cantante Rose Villain è l’ospite della nuova puntata del podcast “One More Time” (OnePodcast) di Luca Casadei, disponibile da oggi, venerdì 24 maggio, su OnePodcast e su tutte le piattaforme di streaming audio.
L’artista si racconta ai microfoni di Luca Casadei ripercorrendo alcune significative fasi della sua vita e gli esordi della sua carriera musicale: dalla sua infanzia di bambina inquieta e solitaria, all’esplosione della sua passione per la musica che la porterà a studiare a Los Angeles e poi a New York, fino all’ incontro con il produttore Sixpm, oggi suo marito, e all’inizio della collaborazione con il dj e producer Slait. In un crescendo emotivo, Rose Villain si apre anche su temi personali estremamente delicati rivelando il suo lato più fragile e umano, come la perdita della mamma, il rimorso di non esserle stata abbastanza vicino durante la malattia e i problemi di ansia di cui ha sofferto e soffre ancora oggi.
Link al podcast: https://open.spotify.com/show/2MsuEEO5qrZP2whPkZOlqN?si=51b7f0634a394579
CLIP VIDEO_ ROSE VILLAIN SI COMMUOVE PARLANDO DELLA PERDITA DELLA MADRE: «Ho fatto tanti errori con mia mamma, la sua missione di vita era far sorridere le persone e io, sicuramente, non le ho permesso di farlo con me. Durante la sua breve malattia, ho avuto poco tempo e veramente non le sono stata a fianco, ero più arrabbiata che dispiaciuta per lei. Quello che ha fatto per tutta la vita e con tutti, provare a inculcare la gioia, io non l’ho proprio fatto con lei. Sarà il cruccio della mia vita».
CLIP VIDEO_ ROSE VILLAIN RACCONTA DELLA SUA ANSIA E DEGLI ATTACCHI DI PANICO: «Non mi è venuto il senso del pericolo fino a che non ho fatto un brutto incidente d’auto e lì proprio mi è cambiato tutto. Sono arrivati una serie di lutti nella mia famiglia, anche di persone giovani, che mi hanno sconquassata completamente. Mi è arrivato questo senso di pericolo che si è tramutato poi in ansia, in attacchi di panico. Ancora adesso è molto parte del mio essere e, grazie a Dio, con la musica sono riuscita a trovare un modo per buttarlo fuori».