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Tra innovazione e tradizione: le imprese del nordest vincitrici del premio innovazione Smau

Sono 24 le realtà, attive nei settori di punta dell’economia del Nordest che, unendo tradizione e innovazione, hanno saputo trasformarsi per andare incontro alle rinnovate esigenze di clienti e cittadini. Per questo, il 28 e 29 marzo a Smau Padova riceveranno il Premio Innovazione Smau.
Aziende che hanno saputo riorganizzare la propria attività in impresa 4.0, come ad esempio Krupps, azienda padovana, nata nel 1968 e diventata leader nella produzione di lavastoviglie professionali. L’attenzione dedicata alla ricerca e allo sviluppo ha giocato un ruolo fondamentale nella storia e nell’evoluzione di KRUPPS, tanto che nel 2015 l’azienda ha introdotto ‘IKLOUD’ il primo sistema Wi-Fi al mondo progettato per il controllo delle lavastoviglie. Il sistema permette alla  macchina di essere spenta o accesa da remoto, riducendo i consumi o impostando quotidianamente gli orari di lavoro. Grazie a questo sistema anche il tecnico autorizzato Krupps può monitorare lo stato della lavastoviglie, migliorandone le prestazioni e offrendo un’assistenza costante. Anche  la software –house Prosa ha saputo sfruttare le potenzialità dell’internet delle cose per creare progetti in cui l’aspetto centrale è quello dell’elaborazione dati, provenienti da device progettati per rispondere in modo innovativo alle richieste e ai problemi di una committenza molto diversificata. Nel 2017 Prosa è stata acquisita da Danfoss, multinazionale con sede in Danimarca e clienti in più di 100 nazioni e oggi controlla più di 200.000 macchine, che forniscono via rete milioni e milioni di dati tecnici e di vendita che vengono elaborati, analizzati, archiviati, per strutturare dei report che possono essere consultati su computer e su smartphone per avere indicazioni di marketing e operative. Un risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione con Seeweb. Prosa, infatti, si affida ai server di Seeweb per garantirsi e garantire ai clienti sicurezza, affidabilità e potenza a supporto di sistemi integrati che guardano alla qualità totale.  Analisi dei dati e gestione delle informazioni sono un asset strategico anche per Gruppo Lafert, azienda leader in Europa nella progettazione, produzione e fornitura di motori elettrici e azionamenti customizzati per l’impiego industriale. L’azienda si è affidata a Oracle per l’implementazione di una soluzione per il controllo amministrativo e di gestione. Con questo sistema gli operatori hanno una piena autonomia per l'analisi dei dati, maggiore rapidità e semplicità per la creazione dei report, accesso ai report di Analytics anche dai dispositivi mobili, cruscotti di controllo per il top management.  Si ispira alla control room di EXPO il progetto realizzato da Stevanato Group, multinazionale di Piombino Dese (Padova) specializzata in packaging di vetro per l'industria farmaceutica. Il progetto, realizzato con la startup padovana Datasoil, ha permesso a Stevanato di avere a disposizione una piattaforma collaborativa intelligente in grado di raccogliere in tempo reale le informazioni provenienti dall’ecosistema azienda (coniugando i processi di automazione a quelli delle persone) e ricostruire in maniera automatica i legami che si scatenano tra i diversi processi, allo scopo di informare in maniera predittiva, proattiva e personalizzata le risorse coinvolte. A Smau Padova sarà premiata anche l’azienda Eurotech multinazionale italiana specializzata nel controllo dei dispositivi in tempo reale. Insieme a Trentino Sviluppo Eurotech ha realizzato una call, la BIC Open Challenge, con la quale invitava le micro e piccole imprese di tutta Italia dell’ICT a condividere le proprie competenze con un leader di mercato come Eurotech per progettare una nuova piattaforma IoT in grado di facilitare il dialogo tra macchinari automatizzati nei settori della misurazione dell’energia e della rilevazione di dati. La genovese Swhard si è aggiudicata un premio del valore complessivo di 40 mila euro e soprattutto l’opportunità di intraprendere un percorso di sviluppo industriale con il gruppo Eurotech e con la sua controllata ETH Lab, insediata nel BIC di Pergine Valsugana e co-promotrice dell’iniziativa assieme a Trentino Sviluppo.

Rinnovarsi partendo dalla comunicazione interna: è quello che ha fatto Del Brenta, azienda padovana che, dal  1968 si occupa della creazione, progettazione e produzione di tacchi, zeppe e plateau per i più grandi marchi di calzature al mondo. Tra i progetti più recenti realizzati dall’azienda, vi è il sistema di collaborazione e comunicazione Cisco Webex, che è diventato da subito la piattaforma cloud di comunicazione e collaborazione di riferimento dapprima all’interno dell’azienda, e in via di realizzazione anche con i clienti e con i fornitori. Una modalità di comunicazione che consente a Del Brenta di ridurre anche scarti ed errori durante la lavorazione e di evitare numerosi viaggi per verificare lo stato della produzione, risparmiando tempo e denaro. Parte dall’esigenza di rendere più efficiente la comunicazione e la logistica interna anche il progetto di Autostar, uno dei principali operatori italiani nel settore automotive. Un progetto di innovazione a tutto tondo che ha previsto la realizzazione di un CRM in grado di seguire il cliente passo dopo passo, un sistema di telerilevamento delle vetture del parco auto (+ di 3.000 in pronta consegna) per conoscerne la singola posizione, un innovativo sistema di comunicazione con tecnologia Unify, integrato con i processi di business dell’azienda (vendita, assistenza, magazzino, …) e collegato al nuovo CRM e una Sales Academy con programmi di aggiornamento professionale per i dipendenti. Porre i clienti al centro dell’azione è anche l’obiettivo del progetto di gestione della rete di vendita del Gruppo Chiurlo, multiutility con quattro differenti business unit: business unit: Energia (Gas, Luce, Servizi); Petroli (Gasolio da riscaldamento, Gasolio agricolo, Gasolio da autotrazione); LAB (Lubrificanti, Prodotti per il lavoro, Gestione ambientale); TEC (Servizi, Prodotti, Soluzioni finanziarie). In ottica di avanzamento digitale e a seguito delle operazioni di analisi, l’azienda ha sviluppato, in collaborazione con il partner scientifico Web Industry SRL di Udine, un sistema integrato per la gestione predittiva delle vendite nelle diverse Unità Sales. Lo sviluppo di questo nuovo sistema di gestione della rete vendita ha permesso, nel 2018, di ottenere benefici immediati in termini di efficienza e controllo, diminuendo i costi e ottimizzando gli spostamenti degli operatori sul territorio.

Rinnovarsi per andare incontro alle nuove esigenze della clientela: questo l’obiettivo diCorà Parquet. Azienda vicentina leader nel settore italiano del legno, dal reperimento della materia prima, alla sua lavorazione industriale e artigianale. Il progetto Corà Parquet Live è un’app di realtà aumentata che permette di visualizzare la gamma di prodotti dei pavimenti in legno Corà Parquet direttamente sullo smartphone o sul tablet, inseriti nell’ambiente in cui ci si trova. È così possibile ottenere un’anteprima in tempo reale del risultato finale della posa. Allo stesso modo San Marco Group, leader in Italia nella produzione di pitture e vernici per l’edilizia professionali, nell’intento di ampliare la sua gamma di investimenti passando dal mondo B2B al B2C, ha adottato un’app applicazione di realtà aumentata, che consente di inquadrare il tag specifico di una pittura per interni, per vedere apparire sul proprio smartphone un appartamento in 3D, scegliere quali stanze rinnovare e ricevere suggerimenti su prodotti e abbinamenti tra i colori. Inoltre, per “vivere” il colore scelto o l’effetto desiderato direttamente all’interno di un appartamento 3D, nei corner dedicati, il cliente può indossare una mascherina di realtà virtuale (HTC Vive), navigando tra sei stili di arredo (urbano, minimal, classico, moderno, naturale o contemporaneo) che ricreano ambienti quanto più vicini ai gusti dell’utilizzatore.

A Smau Padova si premieranno anche diverse esperienze di innovazione applicata al settore agrifood, come ad esempio Lattebusche, cooperativa lattiero-casearia che da oltre 60 anni punta sull’innovazione per offrire sempre nuovi prodotti ai consumatori. Un investimento continuo, che nel tempo ha portato i suoi frutti: oggi, infatti l’azienda ha sei stabilimenti produttivi e un fatturato record di oltre 100 milioni di euro , Caffini, azienda veronese , che produce  atomizzatori e di polverizzatori per trattamenti in campo aperto. L’azienda ha realizzato T&Trac, un sistema elettronico end-to-end, applicabile su tutte le macchine agricole che consente l’autenticazione digitale e quindi la tracciatura automatica delle operazioni e dei trattamenti eseguiti con macchine agricole. La soluzione può essere installata anche su macchine già in uso e sostanzialmente serve per far “scendere in campo” in tempi brevi soluzioni IoT e di agricoltura di precisione.Innovazione per la salvaguardia dell’ambiente e delle specificità territoriali: questo è il motto della società agricola Nonno Andrea che si propone di garantire un prodotto salubre, sano al cento per cento, ma anche di permettere a persone di tutto il mondo di assaggiare chicche territoriali in modalità durevoli e apprezzabili in ogni cultura culinaria.  Tra i premiati anche l’Avepa, Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura, la quale ha avviato un percorso di trasformazione digitale  orientata in due direzioni: la continuità nell’efficienza dei pagamenti e l’innovazione dei processi. Dalla firma digitale al drone per verificare l’erogazione dei contributi agricoli : AVEPA ha concepito l’innovazione tecnologica come un processo complesso, che non si limita alla semplice sostituzione della carta con i file digitali e delle procedure con i software, ma interpreta e governa il cambiamento su un piano culturale, prima ancora che tecnico e tecnologico.

In ambito smart communities troveremo il Comune di Venezia con il progetto DiMe che ha l’obiettivo di sviluppare una piattaforma multicanale che fornisca ai cittadini il principale punto di accesso ai servizi pubblici metropolitani, sia in modalità self-service da smartphone, tablet, pc, sia come contact center telefonico. Per rendere più smart il lavoro della PA, la Regione del Veneto ha aderito al progetto VeLa, finanziato dalla Comunità Europea co 700 mila euro. Il progetto VeLA (Veloce, Leggero, Agile: smart working per la PA) ha come obiettivo quello di trasferire agli enti la buona pratica di modalità di lavoro agile. Il lavoro agile induce, infatti, un vero e proprio cambio di paradigma, orientando le modalità di lavoro a un approccio per processi e a una misurazione della prestazione lavorativa non più basata sulla presenza fisica e oraria. L’intento è quello di stimolare il cambiamento strutturale del funzionamento della pubblica amministrazione, in una direzione di maggiore produttività del lavoro, maggiore efficacia dell’azione amministrativa, maggiore orientamento ai risultati, contenimento dei tempi e riduzione dei costi. Il progetto ‘Smart working’ è promosso dal Vice Presidente della Regione del Veneto, Gianluca Forcolin, e dall’assessore all'istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità, Elena Donazzan.

Si configura come una piccola smart city in miniatura M9, il distretto di Mestre che coniuga architettura, tecnologia, cultura, sostenibilità e innovazione e che, grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, offre servizi innovativi per migliorare la qualità di vita dei cittadini. L’edificio principale di M9 ospita le funzioni culturali e didattiche del polo, che utilizzano interfacce innovative per interagire con i visitatori. I servizi ai cittadini sono potenziati dalla presenza nel distretto M9 di isole digitali, composte da totem multimediali interattivi per informare visitatori e cittadini, hotspot wi-fi a larghissima banda, sistemi di monitoraggio per la sicurezza e l’assistenza sanitaria, panchine dotate di porte di ricarica USB e biciclette elettriche con stalli di parcheggio e ricarica.

La sfida della città di Padova, invece si chiama Next e prende il nome dal nuovo sistema di trasporto pubblico su cui il comune di Padova ha già investito 250.000 Euro. Fondi stanziati per l’acquisto di due moduli e l’ingaggio di autisti/collaudatori/ingegneri che dovranno testare i mezzi e lanciare la fase pilota. I mezzi pubblici Next sono elettrici, quindi a basso impatto ambientale e modulari nel senso che possono essere facilmente uniti o separati in modo da viaggiare con più o meno posti a seconda delle necessità (possono ospitare dieci persone ciascuno e muoversi da soli oppure uno attaccato all’altro). I passeggeri tramite un’applicazione possono specificare le proprie esigenze di mobilità e il servizio si può quindi adattare in tempo reale alle richieste. Questo sarà più vero in futuro quando dovrebbero circolare molti più mezzi. Al momento si tratta di una sperimentazione; nei progetti c’è però l’idea di acquistare più moduli.

Tra le realtà che il 28 e 29 marzo riceveranno il Premio Innovazione Smau vi saranno anche l’Azienda Agricola Crivellaro Sandro, l’ Azienda Agricola Michieli Sofia, l’ Unione dei Comuni della Marca Occidentale, l’Associazione Conferenza dei Sindaci del litorale veneto, il Comune di Schio, il Comune Pieve del Grappa.