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Tecnologia contro la crisi, per l’AD di Cisco Italia Santoni: “Le priorità sono creare reti pronte al futuro e puntare all’inclusione digitale”

“Dietro alla pandemia ci sono altre sfide che daranno forma al nostro futuro: il cambiamento climatico e l’impatto delle attività umane sull’ambiente, l’urbanizzazione, lo sviluppo economico e umano, la debolezza di infrastrutture, servizi e sistemi che credevamo più resilienti”: è sul domani che si snoda la riflessione di Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia pubblicata su “Genio & Impresa” (genioeimpresa.it). Come spiega sul web magazine di Assolombarda, la situazione generata dallo scoppio del Coronavirus impone una riflessione sulla rete, strumento che nei mesi dell’emergenza si è rivelato vitale: “Mai come oggi è emersa l’importanza di creare reti pronte al futuro, una necessità che può materializzarsi d’improvviso sotto la spinta di fenomeni nuovi. Da qui il bisogno di lavorare per eliminare le disparità di accesso alla rete e porre fine al digital divide culturale”.

Cambiare è fondamentale, soprattutto perché la situazione attuale è destinata a durare secondo l’AD di Cisco Italia: “Ogni azienda deve rendersi conto che la “nuova normalità” è qui per restare ed è importante affrontarla insieme”. Come fare dunque per far fronte a questo mutamento epocale? Prosegue Santoni: “Le competenze devono evolversi. Non possiamo più permetterci né l’esclusione economica, culturale e infrastrutturale dall’accesso alle reti e alle possibilità che offrono, né di non sfruttare il potenziale delle persone, delle comunità, della trasformazione sociale che è possibile alimentare anche attraverso la tecnologia”. Non solo, l’AD di Cisco Italia ritiene centrale il potenziamento delle reti per supportare il lavoro da remoto: “Solo nella prima settimana di lockdown il traffico online è aumentato del 33%. Sono necessarie reti che sappiano offrire la fluidità e le caratteristiche utili a sfruttare con efficacia gli strumenti di comunicazione e collaborazione in video. È importante poter accedere in modo efficace e scalabile alle risorse in cloud”. Un altro fattore fondamentale secondo Santoni è la sicurezza, dal momento che più si amplia l’accesso alla rete tanto più aumenta la superficie di attacco.

Sulla ricetta per uscire dalla crisi Agostino Santoni sembra avere le idee chiare: “Se vogliamo che il nostro sistema economico e il sistema Paese recuperino e mantengano la competitività, dobbiamo fare leva su un digitale disponibile per tutti e moltiplicarne il valore grazie al nostro ricco capitale umano e alla nostra creatività. È necessario che tutte le controparti adottino una visione collettiva nello sviluppo del loro business, puntino sulle competenze delle persone, si considerino cittadine di una comunità in cui il digitale diventi il motore per costruire un futuro più inclusivo e al contempo per avere un business più competitivo”. Cogliere questa sfida e saper trarre vantaggio dalla situazione attuale diventa quindi un imperativo: “È un’occasione che non possiamo perdere. Il digitale offre alle aziende la possibilità di ripensare i propri processi e la propria operatività, ottenere più efficienza, produttività e tagliare i costi. Con il cloud è possibile ottenere le soluzioni più evolute senza “importare” nell’azienda la complessità, con l’IOT si possono far “parlare” gli asset delle nostre imprese, raccogliere dati e informazioni con cui alimentare i processi decisionali, avere tecnologie di rete sempre più autonome, intelligenti e intrinsecamente sicure”.