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ResponsiBEERity 2017: Carlsberg Italia si conferma protagonista della sostenibilità

Carlsberg Italia ha presentato oggi a Milano il Bilancio di Sostenibilità 2017 che, per il settimo anno consecutivo, delinea il profilo della filiale di Carlsberg Breweries A/S, terzo produttore mondiale di birra, fornendo indicatori utili a valutare risultati e orientamenti dell’Azienda sotto il profilo della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

La sostenibilità come concretezza e solidità aziendale
Redatto secondo gli standard internazionali GRI G4 e disponibile da oggi per la consultazione sul sito internet di Carlsberg Italia, il documento traccia gli avanzamenti ottenuti in un percorso di Responsabilità Sociale d’Impresa nel quale la sostenibilità è, a tutti gli effetti, lo specchio dell’operatività, dei comportamenti quotidiani e delle relazioni con tutti gli interlocutori dell’Azienda.

“Qualità e sostenibilità hanno contribuito al rilancio di Carlsberg Italia divenendo parte integrante della nostra cultura aziendale, rendendoci più consapevoli del nostro ruolo verso il territorio e i nostri interlocutori” - ha sottolineato Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia, nel corso dell’evento di presentazione. “Essere sostenibili non è più solo una necessità, ma una vera e propria missione anche laddove i nostri sforzi in apparenza hanno un impatto minore”.

Esempio concreto del concetto di sostenibilità per Carlsberg Italia è il sistema di spillatura DraughtMaster™. È stata l’osmosi tra la sostenibilità e i valori aziendali di qualità del prodotto e innovazione a consentire a Carlsberg Italia di cogliere, nel 2011, le potenzialità del rivoluzionario sistema di spillatura e a sostenerne la diffusione, sino a farne lo standard di riferimento per la birra alla spina. Nel 2017, infatti, i fusti DraughtMaster™ in PET 100% riciclabili hanno rappresentato il 94% dei volumi di birra in fusto distribuita dall’Azienda.

In termini d’impatto ambientale misurato nell’intero ciclo di vita del prodotto, questo risultato equivale al mancato rilascio nell’atmosfera di oltre 11.000 tonnellate di anidride carbonica, portando a circa 50.000 tonnellate l’abbattimento delle emissioni di CO2 ottenuto dal 2011 a oggi.