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Nessun Leone per l'Italia nella seconda giornata di Cannes Lions. Gli Usa fanno man bassa di Grand Prix

La seconda giornata di Festival (martedi 18 giugno) è passata senza che tra i premiati ci fosse un'agenzia italiana. Nessun lavoro nostrano ha purtroppo ottenuto riconoscimenti agli Entertainment, Entertainment for Music, Entertainment for Sport, Film Craft, Digital Craft, Industry Craft Lions. Piuttosto, hanno spopolato come sempre gli Stati Uniti, almeno per quanto riguarda i Grand Prix, incassati nel numero di quattro su sei assegnati nell'arco della giornata. Più precisamente si tratta di: "Just do it hq at the church" di Momentum Worldwide per Nike (Industry Craft); "Resolve (Myanmar)" di Final Cut per The New York Times (Film Craft); "5B" di Um Studios per Johnson&Johnson (Entertainment Lions); "Nike dreams crazy" di Wieden+Kennedy per Nike (Entertainment Lions for Sport). 

Danimarca e Brasile si aggiudicano, invece, rispettivamente, i Grand Prix per i Digital Craft Lions e quello per gli Entertainment Lions for Music con due lavori a pari merito. Nel primo caso primeggia la campagna "Address the future" che Virtue ha ideato per Carlings, nel secondo il video musicale "This is America" di Doomsday Entertainment per Childish Gambino e l'album Bluesman del cantante Baco iscritta al Festival da Cannes da Akqa.  

Rilevanti nei Gran Prix, come anche nelle passate edizioni, le tematiche a sfondo sociale o ambientale. Temi che sono - secondo quanto dichiarato nelle conferenze stampa - urgenti anche nella visione che i creativi più affermati hanno sul ruolo della comunicazione. 

A questa edizione del Cannes Lions gli italiani hanno iscritto 396 campagne, in leggero calo rispetto al 2018 (488) e quasi la metà dei 739 del 2016. Una simile tendenza si riscontra per gli Stati Uniti e i principali mercati pubblicitari europei. All'opposto crescono le iscrizioni di Paesi forse meno "maturi" dal punto di vista della comunicazione e con ampi margini di sviluppo come, ad esempio, l'Uruguay, gli Emirati Arabi, le Filippine, la Tailandia, ma soprattutto la Cina (+5%) e l'India (+8%).