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Al via il primo ciclo di tavole rotonde virtuali sulle imprese digitali ai tempi del coronavirus organizzato da OneDay

L’emergenza Coronavirus ha obbligato molte aziende a riorganizzare i processi e le modalità di lavoro, che inevitabilmente segneranno uno spartiacque nel mondo del lavoro pre e post emergenza. Le persone e le imprese stanno tentando di ricostruire la nuova normalità attorno alla vita personale e lavorativa. OneDay, il business builder che mette le nuove generazioni al centro, ha deciso di dar vita a un ciclo di speaking platform dal tema “Imprese digitali, azioni e reazioni ai tempi della crisi”. L’appuntamento sarà settimanale e  l’obiettivo è creare momenti di knowledge sharing tra professionisti provenienti da importanti realtà del panorama digital, mettere insieme testimonianze ed esperienze, e indagare come si sta costruendo e formando questa “Nuova Normalità”.

“Smart Working e nuova normalità”, al via oggi il primo appuntamento
A inaugurare ieri il ciclo di incontri per ragionare di “Smart Working e nuova normalità” sono stati Betty Pagnin, (P&C Director di OneDay), Fabio Salvi (Head of HR di FlixBus), Matteo Sola (Sr Learning & Development Specialist per Musement) e Francesco Frugiuele (co-founder di Kopernicana). Il video integrale è stato pubblicato sul canale Youtube di OneDay, di seguito cinque temi interessanti che sono emersi:

1 – La cultura aziendale è il collante: se i team member condividono la stessa vision e la stessa mission è più semplice abituarsi a situazioni straordinarie. È nelle difficoltà che il team riscopre i valori più profondi e l’esigenza di sentirsi vicini

2 – Intelligenza emotiva: quando si lavora a distanza è fondamentale capire il sentiment del team e dei colleghi

3 – Cultura della fiducia: In smart working c’è il rischio che la produttività diminuisca, ma  il ruolo del manager non è controllare, bensì supportare e ispirare. Raggiunta questa consapevolezza non fa differenza dove le persone lavorano

4 – Creare una nuova normalità: dopo l’impatto e il cambiamento iniziale è importante creare una nuova modalità di lavoro a distanza che risulti agevole per il team (call di allineamento al mattino, utilizzo di chat interne, organizzazione delle plenarie…)

5 – Elasticità mentale e strutturale: nessuno era pronto ad affrontare questa crisi. Anche se lo smart working fa parte da anni delle realtà digitali, lavorare tutti da casa è ben altra cosa. La differenza sta nell’avere un approccio elastico e facilmente adattabile: le aziende devono ripensare alle modalità lavorative per far fronte al post coronavirus.

“Ringrazio i professionisti che hanno accettato l’invito a partecipare al primo appuntamento di confronto su come stanno reagendo le imprese digitali in questo delicato momento di crisi. Condividere la propria esperienza è il primo passo per creare knowledge in una situazione nuova per tutti”, commenta Gaia Marzo, Head of Corporate Brand di OneDay.