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A Montecarlo ‘King of Peking’, come diventare pirati di dvd in Cina

Essere un incallito appassionato di film hollywoodiani in un piccolo villaggio cinese, diventare un ricco trafficante di video pirata ma scegliere di non perdere la fiducia del proprio figlio.

È il divertente e toccante “King of Peking”, film australiano ambientato in Cina presentato oggi in concorso alla 15esima edizione del Montecarlo Film Festival, il più importante festival europeo della commedia, ideato e diretto da Ezio Greggio. Il film racconta la storia di Big Wong che, assieme al suo giovane figlio, fa parte di una tradizione che sta svanendo: i due viaggiano e proiettano film hollywoodiani per gli abitanti di piccoli villaggi cinesi.

Ma quando l’ex moglie del protagonista chiede un aumento degli obblighi sponsali, Big Wong rischia di perdere la custodia del figlio. Per stare insieme, i due Wong si trasferiscono nei sotterranei di un vecchio cinema di Pechino. Un giorno Big Wong scopre un prototipo di registratore dvd in vendita in un negozio di cianfrusaglie e decide di convincere il figlio a unirsi a una nuova attività: una vera e propria società di contrabbando per video. Gli affari esplodono ma nel vortice di fare soldi, Big Wong si rende conto che potrebbe perdere qualcosa di più prezioso della custodia: la fiducia del figlio.

“Alcuni mesi fa ho iniziato a scrivere questa storia sulla paternità e la pirateria e ho imparato ad essere un adulto responsabile -spiega il regista- Ho capito cosa vuol dire un adulto responsabile. C’è una frase cinese che dice ‘tale padre, tale figlio’. Questo film è un’esplorazione di come i percorsi che scegliamo da adulti possano influenzare i nostri figli, e come qualche volta non sono solo i bambini che devono crescere”.