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15^ Bruni Glass Design Award. Ecco i vincitori

Si è concluso giovedì 21 Novembre, con una cerimonia privata al Magna Pars Suite Hotel di Milano, la 15^ edizione del “Bruni Glass Design Award”, concorso internazionale di design applicato al packaging in vetro ideato da Bruni Glass, maggior distributore di packaging in Europa, oggi società del Gruppo Berlin Packaging. Il contest è durato 2 anni e ha visto la partecipazione di 6 tra le più importanti scuole di design europee e internazionali: Politecnico di Milano, Università delle Scienze Applicate di Münster, in Germania, Purdue University degli Stati Uniti, IED di Madrid, IUT di Reims, in Francia, Universidad Catòlica de Santa Fe in Argentina.

Centinaia i progetti in competizione, selezionati dall'azienda secondo criteri di “idea” e “producibilità”, per i 4 settori: distillati (Spirits), vino (Wine), olio e aceto (Gourmet) e profumatori d’ambiente (Home Fragrances). Le opere finaliste sono state votate online dai più importanti operatori del settore a livello internazionale e dai visitatori presenti alla fiera SIMEI di Milano presso lo stand Bruni Glass (Fiera Milano/Rho - Pad. 15 K09/L10 dal 19 al 22 Novembre), dove le creazioni sono state esposte.

ECCO I VINCITORI:
Vincitrice assoluta:

  • 1° Elenie – Katharina Seizew (Münster School of Design)

Categoria WINE

  • 1° Horus – Bruno Miskov (Universidad Catòlica de Santa Fe)
  • 2° Voile – Giacomo Rho (Politecnico di Milano)

Categoria SPIRITS

  • 1° Monsieur – Alessandro Tonini (Politecnico di Milano)
  • 2° Sparrow – Francesca Inzani (Politecnico di Milano)

Categoria GOURMET

  • 1° Elenie – Katharina Seizew (Münster School of Design)
  • 2° Kleen – Cornelius Richter (Münster School of Design)

Categoria HOME FRAGRANCES

  • 1° Snake – Bruno Miskov (Universidad Catòlica de Santa Fe)
  • 2° Pierre – Bruno Miskov (Universidad Catòlica de Santa Fe)

Honorable Mention

  • Canyon – Katharina Bergmann (Münster School of Design)
  • T-Rex – Lucas Gette (Universidad Catòlica de Santa Fe)

Miglior progetto grafico

  • Sparrow – Francesca Inzani (Politecnico di Milano)

I 3 italiani del Politecnico di Milano, Alessandro Tonini di Brescia, Giacomo Rho di Como, Francesca Inzani di Piacenza, avevano presentato 5 progetti.

Alessandro Tonini di Brescia
23 anni, Laurea triennale all'accademia LABA di Brescia, corso di Design del prodotto industriale, voto conseguito 110 e Lode, attualmente iscritto al secondo anno del corso di Laurea magistrale in Integrated Product Design al Politecnico di Milano. Il progetto, con cui ha partecipato e vinto, è una bottiglia per la categoria Spirits dal nome Monsieur. Dice: "Partecipando al concorso ho appreso e potuto applicare regole e tecniche per tradurre le idee astratte in forme realizzabili industrialmente. L'idea della bottiglia per Spirits, Monsieur, nasce dalla volontà di sfruttare ed esaltare le possibilità offerte dal materiale, il vetro, cercando di creare una continuità tra le eleganti e rigorose forme del passato e le nuove e più fresche tendenze al fluido ed all'organico che contraddistinguono la modernità. Progettare una bottiglia può sembrare semplice, un esercizio formale; in realtà quando si cominciano a fare i primi sketch e a confrontarsi con ciò che già esiste, in un mondo ormai saturo di 'forme', la prova si dimostra ben più ardua e quindi stimolante.

Entrando nel vivo del progetto, mi è stato chiaro che è la semplicità stessa ad essere la vera sfida, riuscire a 'dare forma al vetro', tra i materiali forse il più raffinato, esaltandone proprio le caratteristiche e la purezza. Come diceva Leonardo, infatti, 'La semplicità è la massima raffinatezza'. Il 'Bruni Glass Design Award' è stato per me il primo concorso di prodotto, nonché una opportunità unica per mettermi in gioco e vedere finalmente, dopo anni di studio, un'idea concretizzarsi. Non sono molte le aziende che lasciano uno spazio così ampio ai giovani, l'importanza che Bruni Glass dà alla competizione è palpabile in ogni fase ed è stata a pieno celebrata nell'evento finale di premiazione dove gli studenti sono stati realmente considerati protagonisti. Avere la fortuna di assistere e partecipare ad un evento e a una premiazione di questo tipo sarà di certo una forte motivazione, un trampolino di lancio per il futuro e una fonte di ispirazione".

Giacomo Rho di Moltrasio (Como)
22 anni compiuti lo scorso 18 Novembre, di Moltrasio (Como), ha conseguito la Laurea triennale al Politecnico di Milano a Luglio 2019.

L'idea di fondo della bottiglia per vino bianco Voile, racconta, gli è venuta mentre era in Tunisia in esplorazione di nuovi posti, persone e modi di fare. Si definisce un “wild designer, half creative and half practical, in love with the nature”. Dice: "Abito in un

paesino dove si fa un’esperienza forte della natura. Sono a due passi dai sentieri che portano al lago e da quelli che portano in cima alle montagne circostanti e quando ho del tempo libero vado a fare passeggiate proprio alla ricerca di stimoli. Il Bruni Glass Award è stato il primo concorso individuale della mia vita. Non avrei mai pensato che sarei arrivato in finale, ma ora sono molto soddisfatto. E’ stata un’esperienza professionale molto formativa e coinvolgente. Voile vuole esprimere leggerezza, freschezza e dinamismo evocando le forme e i tratti più distintivi di una ballerina che con un balzo si slancia verso il cielo. Spero di poter continuare in futuro a sviluppare un pensiero anticonvenzionale".

Francesca Inzani, di Piacenza
23 anni, al secondo anno magistrale in Integrated Product Design al Politecnico di Milano dove ha conseguito la Laurea triennale in Design del prodotto industriale. Con la bottiglia Sparrow ha vinto il secondo premio per gli Spirits e anche il premio come miglior progetto grafico. Dice: "Mi sono ispirata ai vecchi galleggianti in vetro dei pescatori, oggetti che mi hanno sempre affascinato e mi ricordano la mia infanzia nella casa al mare dei nonni. E' una bottiglia perfetta per gli amari ambrati, in quanto ricorda un'atmosfera 'piratesca'. La principale difficoltà è stata sul lato tecnico, in quanto è stato richiesto di creare una bottiglia dalla giusta capienza e peso vetro, mantenendo i dettagli presentati e la producibilità della stessa. Questo concorso mi ha permesso di confrontarmi con una tematica, un materiale e una tecnologia che non avevo mai utilizzato prima. Grazie al continuo confronto con il reparto marketing e successivamente con i tecnici dell'azienda mi è stato possibile realizzare un prodotto realmente producibile e commercializzabile. Nel complesso, la manifestazione si è dimostrata una prima importante sfida e 'vetrina' per farmi conoscere come progettista nel mondo reale, al di fuori delle mura universitarie. Per tutto questo credo che l'opportunità data da Bruni Glass ai giovani sia genuina e concreta".

I giovani italiani sono stati coordinati dal docente Mario Bisson Professore Associato a Design Industriale - Politecnico di Milano. Commenta: "Il processo di sviluppo dei progetti per il Premio Bruni Glass inizia con un brief dell'azienda che fornisce anche l'analisi dei trend. Poi le proposte passano due selezioni ma Bruni Glass in banca dati tiene tutte le idee con estrema apertura alla creatività e all'innovazione con il solo limite della fattibilità. Se pensiamo alla bottiglia Bruni Glass per grappa a forma di teschio di Dan Aykroyd che è divenuta una icona iperplagiata in tutto il mondo, si vede come il fattore tecnico in relazione all'innovazione di successo, alla capacità di riuscire a superare il pensiero ovvio, sia relativo. Oggi tecnicamente si può fare tutto".

Il 'Bruni Glass Design Awards' è interamente finanziato da Bruni Glass e gestito dalla Holding Bruni Berlin. Gli studenti finalisti, oltre alla gratificazione per il loro risultato, ricevono un premio in denaro e, in aggiunta, hanno la possibilità di vedere commercializzata la propria opera, con relative royalties per 10 anni.

Dichiara il CEO di Bruni Glass, Paolo Recrosio: “Il 'Bruni Glass Design Award' è diventato una sorta di istituzione di cui andiamo fieri, perché rappresenta appieno i nostri valori fondanti: innovazione, talento, creatività. I giovani designer in gara quest’anno - che, ricordiamolo, sono ancora studenti - ci hanno colpito per le loro creazioni estremamente originali, ma allo stesso tempo funzionali e vendibili. La serata di gala è stata davvero emozionante: erano presenti oltre 250 ospiti, tra cui moltissimi clienti e fornitori, che a ben vedere sono i maggiori beneficiari di tanta creatività. Non è un mistero infatti che molte delle opere presentate gli scorsi anni sono state scelte dai nostri clienti, diventando dei casi di successo sul mercato. Siamo certi che anche questa 15^ edizione del premio ci regalerà grandi soddisfazioni in tal senso”.

STORIA DEL CONCORSO
Il premio nel 1997 è nato come “Progetto Millennio”, un workshop-concorso biennale di design rivolto a studenti di università europee per sfidare con nuove forme di packaging il cambio del millennio alle porte.

Sin dalla prima edizione, il rapporto con i giovani e con le scuole crea entusiasmo e mette in luce sorprendenti e positive realtà.

Questo entusiasmo ha motivato l’azienda ad allargare la partecipazione a più atenei e ad aumentare i settori merceologici della competizione.

Nel 2013, si trasforma nell’immagine e nel nome in ‘Bruni Glass Design Award’, diventando una competizione internazionale permanente e la più importante del settore, rivolta agli allievi delle maggiori scuole e università di design industriale del mondo e una fucina di innovazione per tutto il settore.

Il concorso 'Bruni Glass Design Award' offre agli studenti una ineguagliabile esperienza, dando loro l’opportunità di trasformare le proprie aspirazioni in un concreto risultato professionale, i sogni e le idee dei giovani designer in una prima reale opportunità di lavoro.

Molti degli studi presentati nelle scorse edizioni hanno preso vita e sono stati realizzati e venduti, divenendo elementi distintivi per alcuni marchi dell’industria alimentare.

Un esempio è la Sommelier 750, progetto finalista nella categoria Wine all’edizione 2015, firmata da Stefano Morazzoni, all'epoca studente al Politecnico di Milano. Sommelier 750 è stata adottata dall'azienda agricola piemontese Pidrin che produce vino rosso, e dalla spagnola Bodega Lozano (Albecete) che produce rosé. Morazzoni ha poi vinto anche il primo Premio assoluto nel 2017 con la bottiglia per vodka Sky Scraper, oggi a catalogo.