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Young Scientist Challange: 3M premia i migliori giovani scienziati americani

3M, azienda che traduce la scienza in soluzioni capaci di migliorare concretamente la vita di tutti i giorni, ha nominato Kara Fan, quattordicenne di San Diego, California, America’s Top Young Scientist per aver inventato un cerotto liquido che – sfruttando la tecnologia delle nano-particelle di argento – riduce il rischio infezioni da batteri resistenti agli antibiotici. Sono dieci i giovani finalisti della 3M Young Scientist Challenge che si sono sfidati nei giorni scorsi all’Innovation Center di 3M a St. Paul, in Minnesota. Dopo unaselezione dei progetti - proposti in formato video da parte degli studenti - il concorso prevedeva infatti un programma di mentorship con gli scienziati 3M, che ha permesso ai ragazzi più promettenti di trasformare le loro idee in un prototipo fisico. Hanno preso parte alla fase finale della 3M Young Scientist Challenge i progetti che hanno dimostrato di saper affrontare con uno sguardo nuovo alcune delle principali sfide del mondo moderno. Sono stati presentati, ad esempio, i seguenti progetti: un treno a movimento magnetico per una mobilità più sostenibile, un dispositivo che trasforma la lingua dei segni in linguaggio verbale per l’inclusione delle persone con disabilità uditive, un robot per il controllo dei flussi d’aria per la riduzione dei consumi energetici nelle abitazioni o un sistema di rilevamento delle perdite di acqua per la tutela delle risorse idriche.

La soluzione sviluppata da Kara Fan, la neo-eletta “miglior giovane scienziata d’America”, consiste in un cerotto liquido pensato per sostituire le comuni pomate antibiotiche da banco e i trattamenti di primo soccorso, con l’obiettivo di ridurre il rischio di infezioni farmaco-resistenti. Usando il metodo della biosintesi, Kara ha creato una soluzione a base di nano-argento utilizzando foglie di limone e nitrato d’argento per uccidere efficacemente i batteri e prevenirne il proliferare. Il suo prodotto è stato testato utilizzando il Metodo Kirby-Bauer contro lo stafilococco della cute, l’escherichia coli K12 e il bacillo del fieno (bacillus subtilis) per misurare la zona di inibizione, ovvero l’area circolare intorno al punto in cui sono utilizzati gli antibiotici dove non crescono colonie batteriche. Infine, Kara ha miscelato la soluzione di nano-argento con un polimero idrosolubile (PVP) per creare il bendaggio liquido.

La 3M Young Scientist Challenge è una competizione annuale promossa da 3M in collaborazione con Discovery Education, che invita gli studenti statunitensi dal 5° all’8° anno di scuola – quindi tra i 10 e i 14 anni di età – a sviluppare delle soluzioni innovative ai problemi della vita quotidiana utilizzando il metodo scientifico. Sono migliaia gli studenti che, negli anni, hanno preso parte al concorso, che ha visto i vincitori delle passate edizioni distinguersi perseguendo carriere di successo nelle scienze, lavorare a contatto con i migliori scienziati al mondo e perfino parlare davanti al Congresso degli Stati Uniti, incontrare il Presidente o rientrare nelle classifiche Forbes dei migliori “30 under 30”.

La Young Scientist Challenge è un esempio concreto di come 3M coltivi l’innovazione, promuovendo lo studio delle scienze anche tra i più giovani. L’innovazione tecnologica rappresenta infatti uno degli asset principali dell’azienda, che attraverso le sue soluzioni si propone di migliorare concretamente la vita quotidiana delle persone. Investendo circa il 6% del proprio fatturato globale annuo in ricerca e sviluppo, 3M ha raggiunto ad oggi più di 105.000 brevetti. Grazie all’ampio portfolio di oltre 55.000 prodotti, inoltre, qualunque persona nell’arco della giornata entra in contatto con almeno 100 prodotti 3M ed è difficile essere lontani più di tre metri da un prodotto 3M.

Maggiori informazioni sui finalisti della 3M Young Scientist Challenge sono disponibili al seguente link: www.YoungScientistLab.com