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Mani Tese rompe i cliché sul sud del mondo nella sua nuova campagna sociale

È online la nuova campagna di Mani Tese “Manda il 5×1000 a quel Paese”. Dopo il successo dell’edizione 2018 dedicata al Kenya, la campagna viene quest'anno riproposta a sostegno del Burkina Faso e in particolare delle donne che Mani Tese sostiene nello sviluppo di attività imprenditoriali di trasformazione di prodotti locali.

“Sostenere il fare impresa è un approccio molto innovativo - dichiara Barbara Cerizza, Direttrice di Mani Tese - che intende migliorare le condizioni di vita della popolazione rurale in Burkina Faso favorendo lo sviluppo di attività produttive e imprenditoriali sostenibili e coinvolgendo in particolare le donne”.

“Un sostegno oggi più importante che mai - prosegue Cerizza - dal momento che la chiusura delle frontiere e la riduzione dei commerci a causa della pandemia genererà, con ogni probabilità, una grave crisi economica e alimentare nel Sud del mondo e il Burkina Faso è uno dei Paesi più poveri del pianeta”.

Per devolvere il 5x1000 a Mani Tese è sufficiente nella dichiarazione dei redditi firmare nel riquadro “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale...” e inserire il codice fiscale: 02343800153.

La campagna
Il concept della nuova campagna sul 5×1000, volutamente provocatorio, ricontestualizza insulti e altre espressioni linguistiche negative per restituire loro un significato positivo nel contesto del Paese in cui i soggetti sono ambientati: il Burkina Faso.

La campagna si compone di 4 poster (più un video promozionale), che raffigurano alcune delle imprenditrici coinvolte nelle attività di Mani Tese, accompagnate da un claim ironico, spiegato nel bodycopy. Si tratta di Elisabeth, che produce un sapone germicida utile alla comunità specialmente in questo periodo, Sarina, che coltiva pomodori per farci la passata, Agnes, che supportiamo nella produzione del burro di karitè, Jeanne, che produce e vende couscous.

Sul sito di Mani Tese vengono poi raccontate le storie con contribuiti video di altri imprenditori e imprenditrici sostenuti da Mani Tese, come Didier, che ha una coltivazione bio di Papaya con cui prepara marmellate e Moustapha, presidente della cooperativa Nanglobzanga che coltiva cipolle.

“Abbiamo voluto dare seguito alla campagna Manda il 5x1000 a quel Paese per continuare a raccontare la cooperazione internazionale in termini non convenzionali. – spiega Cerizza – L’ironia è uno strumento spesso efficace per aprire le menti e smentire i luoghi comuni.”

“Donare il 5x1000 non costa nulla - continua Cerizza –  ma per una ONG come Mani Tese significa accumulare risorse fondamentali per portare avanti progetti di cooperazione come quelli in Burkina Faso, dove supportiamo oltre 20.000 persone.”

Il team
La campagna “Manda il 5×1000 a quel Paese” è firmata da Baringo, laboratorio di comunicazione sociale che il fotografo Matteo de Mayda e il copywriter Cosimo Bizzarrilanciano proprio in questa occasione.

“Siamo felici di poter continuare il lavoro cominciato nel 2018 in Kenya insieme a Mani Tese – spiegano Matteo De Mayda e Cosimo Bizzarri – L’obiettivo è rompere alcuni dei cliché ancora così diffusi nella comunicazione sociale, abbracciando un linguaggio contemporaneo, che racconti i progetti di cooperazione con rigore giornalistico ma anche con leggerezza e rispetto per le storie dei beneficiari”.

In continuità con il lavoro svolto due anni fa, la campagna si chiama “Manda il 5×1000 a quel Paese” ma declina il concept su nuovi soggetti. Per realizzarla, Baringo ha coinvolto insieme a Mani Tese un team multidisciplinare, in parte italiano e in parte burkinabé, che ha realizzato una serie di poster digitali e sei reportage con testi, foto e video. I materiali saranno diffusi attraverso i canali digitali di Mani Tese nei prossimi mesi.