Media Key

Jellyfish è l’agenzia creativa che ha seguito il progetto RAJEL. La Webserie che ha come ambassador Mahmood.

È uscito ieri il primo episodio di Rajel, la web serie contro i pregiudizi e la discriminazione che ha come protagonisti i ragazzi di nuova generazione. Nata in seno al progetto OLTRE - Oltre l’orizzonte – Contro-narrazioni dai margini al centro - fortemente sostenuto dalla Commissione Europea, Rajel mette in scena la vita quotidiana di alcuni giovani di nuova generazione e non, raccontandone i dubbi, i conflitti di identità, le speranze e i pregiudizi di cui sono oggetto o che, a loro volta, nutrono verso tutto ciò che percepiscono come “altro” e “diverso” da loro.

“Rajel” è la parola araba per dire “uomo”. Questo titolo racchiude il conflitto interiore vissuto da Raf, il protagonista della serie, nell’intrecciarsi delle vicende che lo porteranno a capire cosa significa davvero “essere un uomo” e a scegliere che tipo di persona vuole diventare.

Una produzione tutta italiana, girata a Milano a inizio marzo, appena prima del lockdown. E milanese è anche Jellyfish, l’agenzia creativa che ha seguito il progetto: “Rajel è stato una sfida per la nostra agenzia - racconta Simone Sangiorgi, fondatore insieme al socio Marco Brunetti -   dall’elaborazione del soggetto alla produzione vera e propria, il confronto con gli altri membri del partenariato coinvolti nel progetto OLTRE è stato serrato. Non è semplice parlare di temi come inclusione e rischio di radicalizzazione senza scadere nei soliti cliché, sin dall’inizio il nostro obiettivo è stato quello di realizzare un prodotto che aprisse un dibattito, che interpellasse in prima persona lo spettatore, insomma, un invito a mettersi in discussione. Speriamo di esserci riusciti” .

Nelle prossime settimane, sul canale YouTube di OLTRE, saranno rilasciate le altre tre puntate della web serie, accompagnate dalle clip introduttive di Mahmood, ambassador del progetto.