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FlixBus si affida a Imille per il Social Caring in Italia

Un dinamico operatore della mobilità che ha cambiato il modo di viaggiare di milioni di persone. 100 milioni di clienti dal lancio, oltre 2.000 destinazioni in 30 Paesi, più di 350.000 collegamenti al giorno. Stiamo parlando di FlixBus, azienda fondata da tre giovani imprenditori a Monaco di Baviera e che oggi si affida a Imille per la gestione del Social Caring in Italia.

Reattività nella gestione delle richieste, centralità del cliente, affiancamento tra i canali digitali e quelli classici. Sono questi i tre pilastri del progetto.

Una collaborazione che si è consolidata nel corso degli ultimi sei mesi, quando è stato inaugurato un progetto pilota cucito su misura dell’azienda. Le abitudini dei clienti italiani di FlixBus, infatti, sono diverse rispetto a quelli degli altri Paesi in cui opera l’azienda: il maggior ricorso ai social media (Facebook e Twitter su tutti) rispetto a strumenti come il call center e la mobile app richiedono un’attenzione costante e la massima precisione nella risposta alle richieste.

Un progetto che contribuisce a migliorare la reputazione del brand, sia attraverso il tone of voice usato per dialogare con i clienti, sia attraverso il mantenimento di tassi molto elevati di Reply Rate e Reply Time (inferiore ai 15 minuti), indispensabili per una company che basa il proprio business su digitalizzazione dei mezzi di trasporto tradizionali, innovazione e spirito da start-up.

Garantendo così un contatto diretto con gli utenti di tutta Italia, senza alcun gap tecnologico tra i piccoli centri urbani e le grandi città. 

“Questo progetto è per noi importante - ha dichiarato Paolo Pascolo, C.E.O. di Imille. Abbiamo già realizzato delle partnership con grandi aziende del mondo travel, in un dialogo proficuo tra branding, social media e proposte tecnologiche avanzate.

Con FlixBus abbiamo messo in campo delle competenze acquisite in anni di lavoro nel Social Caring, sia in Italia che all’estero. Il nostro obiettivo è estendere la collaborazione ad altri ambiti della comunicazione dell’azienda”.