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Festival della Comunicazione 2020

Il Festival della Comunicazione prende il via da giovedì 10 fino a domenica 13 settembre con un’edizione (la VII) ancora più ricca e articolata, da vivere di persona, in presenza, con la vivacità, l’entusiasmo e la partecipazione che da sempre contraddistinguono uno dei più amati e attesi appuntamenti italiani.
Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer e organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli, il Festival di quest’anno ha come motivo guida la Socialità, un tema annunciato nel settembre scorso e che ora assume un significato ancora più forte: materia viva e pulsante delle nostre società, alla base di ciò che siamo, la socialità è il nostro modo di vivere, di produrre senso, di maturare esperienza. La socialità è fonte primaria dell’intuizione creativa, del genio, dell’ispirazione; è all’origine del linguaggio e dei molteplici linguaggi attraverso cui l’uomo esprime il proprio sentire. L’arte, lo spettacolo, la comicità, la scrittura, la scienza sono riflesso di un pensiero che recupera il suo senso solo quando si fa condiviso, diventa partecipazione collettiva, appello dell’individuo all’interno di una comunità. La nostra Storia è intessuta di storie, migrazioni, conflitti. Dalle grandi esplorazioni all’apertura di antiche e presenti rotte commerciali, si schiudono in continuazione nuove occasioni di contatto, che sviluppano una circolazione di merci, prodotti lavorati, correnti di pensiero, religioni, invenzioni, azionando un circolo virtuoso che è motore del progresso.

Scriveva Umberto Eco: “Non c’è crescita collettiva senza che si recuperi il senso vero e autentico della socialità. Quella basata sul modello del dialogo socratico, del confronto aperto, del continuo esercizio dialettico di critica e di autocritica. Bisogna mettersi alla prova, farsi conoscere, intervenire nel dibattito locale, ascoltare le opinioni, cambiare pian piano il proprio modo di vedere, pensare e scrivere, guardandosi dalle forme di pseudo-partecipazione del web, che, al contrario, stanno idolatrando l’ideale della assoluta presa di parola”.

E proprio seguendo questo fil rouge potentissimo, oltre 100 grandi ospiti – protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento – dispiegheranno il tema in una tela ricchissima, attraversando i generi e i toni più svariati. Dai talk agli sketch dissacranti, dal commento ironico della Rassegna stampa del mattino alle coinvolgenti lectio dei grandi nomi della cultura, dalle colazioni con gli autori agli incontri lounge degli aperitivi, i quattro giorni di Festival creeranno una vibrante sinestesia di voci, colori, atmosfere, pensieri e punti di vista, capaci di coinvolgere tutti.

Il Festival 2020 si aprirà con la lectio di Gianrico Carofiglio “Della gentilezza e del coraggio. Conversazione sull’arte della politica”. Mentre chiuderanno l’edizione 2020 Claudio Bisio e Gigio Alberti con lo spettacolo “Ma tu sei felice?”, una specie di “Aspettando Godot” ridicolo e dark, con finale a sorpresa.

Nei quattro giorni del Festival si passerà dall'incontro tra gli storici Franco Cardini e Marcello Flores “La Fake History: politica, ideologia, propaganda” alla lectio di Alessandro Barbero, che entrerà nei meandri più oscuri della socialità nella storia, con “L'omicidio e la vendetta. Come si rompeva e si ricostituiva la socialità nel Medioevo dal guidrigildo longobardo alle saghe islandesi fino a Dante e Geri del Bello”. Ancora di storia, questa volta della tv italiana, si parlerà con Aldo Grasso e Pierluigi Pardo, mentre Federico Rampini affronterà il tema attualissimo delle rinascite dopo le decadenze. Il senso profondo di quello che siamo e delle civiltà, infatti, affonda le radici nella nostra memoria storica, in un racconto millenario che passa di popolo in popolo dall’oralità ancestrale… all’odierno podcast.

“Dalla socialità cellulare alla socialità di gruppo” è la lectio portata a Camogli da Piero Angela, che ci mostrerà quanto la socialità condizioni l’evoluzione degli esseri del pianeta e sia determinante non solo per noi umani, ma influenzi persino i microorganismi, mentre un ironico Piergiorgio Oddifreddi, con “Le relazioni pericolose. Una teoria matematica del comportamento”, ci racconterà alcune chicche di quella “teoria dei giochi” che ci insegna il comportamento razionale da tenere nelle relazioni fra due o più individui. Divulgazione e approfondimento dei temi caldi della scienza, in senso letterale, saranno il cuore dell’incontro con Elisa Palazzi, dedicato a quella febbre del pianeta che è all’origine degli attuali sconvolgimenti climatici e agli sforzi individuali e collettivi che contano davvero per rimettere in salute il nostro ecosistema, mentre Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni con il loro inconfondibile brio e un tocco d’ironia, evocando Greta Thunberg e i movimenti ambientalisti internazionali, ci convinceranno che per arrestare i danni dei mutamenti climatici non c’è davvero più tempo. “Cielo, stelle e computer: all'inseguimento di un sogno” sarà invece l’incontro all’insegna dell’inseguimento di una viscerale passione che guarda a un orizzonte sempre più lontano, con Linda Raimondo, Salvatore Aranzulla e David Parenzo, mentre Guido Barbujani e Vincenza Colonna entreranno nel complesso mondo della genetica delle popolazioni Homo sapiens. Duccio Cavalieri e Giorgio Manzi, poi, ci mostreranno alcune delle più strane curiosità della biotecnologia e della biologia ambientale con “Social da sempre, ovvero come siamo diventati umani e come i microrganismi si sono inseriti nella nostra socialità”.

L’economia sarà protagonista di intensi confronti, come “Tenere il punto senza necessariamente avere il consenso politico”, tra Carlo Cottarelli ed Elsa Fornero con la moderazione di Maurizio Molinari, e “Perché tanti uomini incompetenti diventano leader?” tra Lorenza Baroncelli, Serena Bertolucci, Salvatore Bragantini e Severino Salvemini. Di leggi, comportamenti e della nostra costituzione si parlerà con Gherardo Colombo e Giovanni Maria Flick, all’insegna del complesso equilibrio tra “Socialità e giustizia”.

Mitologia classica, stereotipi e antisocialità saranno al centro della lectio di Stefano Massini “Siamo animali sociali”, mentre di supereroi vulnerabili si chiacchiererà con Paolo Crepet e Yuki Assandri. Rimettere al centro le narrazioni sarà la tesi portata al Festival da Mario Calabresi, che spiegherà “Perché le storie salveranno il giornalismo”, poi Cinzia Leone e David Parenzo andranno alla scoperta delle differenze tra i falsi del Male e le fake news parlando di “Satira dannata”.

Ci saranno le novità letterarie, con i nuovi libri in uscita, nelle presentazioni di Corrado Augias “Tenersi fermi in un mondo che gira”, Paolo Crepet “Vulnerabili”, Aldo Cazzullo “A riveder le stelle. Leggere Dante nell’anno dell’epidemia”, Beppe Severgnini “Neoitaliani. 50 motivi per essere italiani. Il primo BookJukeBox!” e Costanza DiQuattro “Donnafugata”. Si parlerà di sondaggi con Nando Pagnoncelli e “L’Italia ai tempi del coronavirus”, di impresa con Oscar Farinetti, di politica con Marco Bucci, di management con Severino Salvemini e Alessandra Perrazzelli, di diritto con Roberto Zaccaria, Gherardo Colombo e Vincenzo Roppo. Monica Guerritore porterà il suo spettacolo di ispirazione dantesca “Dall’inferno all’infinito”. Stefania Auci in dialogo con Pietrangelo Buttafuoco svelerà alcune anticipazioni sul seguito della saga dei Florio, e Francesco Carofiglio con Teresa Ciabatti racconteranno storie di famiglie e di segreti.

Sguardi e riflessioni sul futuro arriveranno con Maurizio Ferraris, alla scoperta della “Docimanità, la filosofia del nuovo mondo”, con Federico Fubini per capire se e quanto gli ultimi trent’anni di globalizzazione ci abbiano resi più vulnerabili nei confronti di quello che verrà, e con Niklas Lindahl, Kenneth Harley e Federico Ferrazza alla scoperta dell’evoluzione dell’intrattenimento digitale e del mobile gaming.

Neri Marcorè porterà in scena le “54 sfumature di Neri”, e David Parenzo con Valdo Gamberutti ci sorprenderanno con lo spettacolo “Ebreo”. La forza trainante del “Sud del sud dei Santi” sarà al centro dello spettacolo di teatro canzone di Mario Incudine e Peppe Servillo. In “RAPconti illustrati” il professore rapper Murubutu verrà accompagnato dalla corista Dia e dai live paintings di Roby il Pettirosso. E con “Interessa l’articolo?”, di Enrico Bertolino e Luca Bottura, narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sulle assi di un palcoscenico.

Non mancherà la grande informazione, con i direttori e i vicedirettori delle principali testate giornalistiche – Luciano Fontana, Marco Travaglio, Federico Ferrazza, Maurizio Molinari e Luca Ubaldeschi.

A ricevere il Premio Comunicazione sarà quest’anno Rosario Fiorello, proprio per la sua capacità di farci affrontare il nuovo con una carica di freschezza ed energia, mettendo in scena il varietà della vita (e la vita nella sua varietà), abbattendo le frontiere generazionali e rimescolando, con improvvisazione, burla e spontaneità, il classico e il contemporaneo, il serio e il bizzarro.

Grande novità 2020, trasversale al programma del Festival, è la fascia Mondo Podcast, un appuntamento quotidiano per approfondire il mondo dei contenuti audio-entertainment in cui la parola e la voce sono protagoniste, come i podcast. Il segmento dell’audio on demand negli ultimi anni è notevolmente cresciuto e, in particolare durante i mesi di lockdown, questa nuova abitudine di consumo è entrata sempre più nelle orecchie dei consumatori italiani e nelle conversazioni della rete. RAI Radio 3 e Audible proporranno ospiti e novità legati al mondo del podcasting, che spaziano tra fiction e talk di informazione, dagli audio-documentari ai contenuti per approfondire la storia, la scienza, fino ai contenuti per bambini e ragazzi, portando tutto il fervore del Podcast Festival al Festival della Comunicazione in un’edizione speciale.

Centrale è anche il programma Dentro e intorno al Festival, da sempre uno dei punti forti del Festival, con le rassegne stampa del mattino, le colazioni con l’autore, gli aperitivi del Festival, i laboratori, le escursioni, le mostre e una fitta serie di spettacoli.

Spiega il direttore del Festival della Comunicazione Danco Singer: «Stiamo avanzando verso una società che è sempre più improntata alla condivisione e alla socialità: non solo chat, new media e social network, ma anche sharing economy, cohousing, carsharing, crowdfunding e cloud. I protagonisti del mondo economico e imprenditoriale al festival ci aiuteranno a capire verso quale società ci stiamo avviando».

Presenti a Camogli saranno Antonio Baravalle (amministratore delegato di Lavazza), Paolo Basilico (imprenditore e fondatore del Gruppo Kairos), Massimiliano Bianco (amministratore delegato di Iren), Giovanni D’Alessandro (direttore generale di Basko), Edoardo Fantino (direttore generale di Banca Passadore), Gabriele Galateri di Genola (presidente di Assicurazioni Generali), Furio Garbagnati (CEO di Weber Shandwick), Edoardo Garrone (presidente del Gruppo ERG) e Francesco Profumo (presidente della Compagnia di San Paolo), che mostreranno in che modo la socialità influisca nei processi produttivi, nelle azioni politiche, nelle economie e nei complessi rapporti internazionali e sia motore dell’incalzante trasformazione che stiamo vivendo.

«Il Festival di quest’anno – aggiunge la direttrice del Festival della Comunicazione Rosangela Bonsignorio – sarà una grande festa, che ci darà l’occasione di ritrovarci insieme a vivere e condividere esperienze, idee e suggestioni, nella spensieratezza estiva e con la sicurezza delle precauzioni anti Covid. E ci offrirà nuovi spunti per affrontare insieme il presente, con le sue sfide sempre più incalzanti».

«Il Festival è ormai diventato uno spazio in cui si incontrano e si confrontano generazioni e mondi diversi su temi che spaziano dall’economia alla politica, dalla letteratura allo spettacolo, con un taglio attuale diverso ogni anno», ha raccontato durante la conferenza stampa di presentazione del Festival Ilaria Cavo, l’assessore alla Comunicazione, alla Formazione e alle Politiche giovanili e Culturali della regione Liguria. «Con il lockdown sono cambiate la percezione e il senso della socialità stessa, non solo nel pubblico ma anche per chi salirà sul palco. Questa è la forza di un evento che ha saputo confermare l’appuntamento anche in un’estate speciale, meno semplice delle altre e per questo ancora più incisiva».

«Ormai il Festival della Comunicazione è diventato un punto di riferimento a livello nazionale e rappresenta un importante elemento di promozione per il nostro territorio», ha concluso Il sindaco di Camogli Francesco Olivari. «Pur essendo stato pensato alla fine della scorsa edizione, il tema di quest’anno – la Socialità – a causa della chiusura dovuta al Covid è ancora di più stretta attualità. Dopo questi mesi di chiusura che abbiamo vissuto, ora sentiamo tutti un grande bisogno di rioccupare le piazze e di incontrare le persone, di socializzare».

DENTRO E INTORNO AL FESTIVAL
Ad arricchire il programma del Festival della Comunicazione contribuiscono tanti appuntamenti speciali, tutti capaci di coinvolgere i pubblici più diversi per età e interessi: dagli spettacoli serali alle mostre, dalle escursioni culturali sul Monte di Portofino ai laboratori per bambini e famiglie.

Il Buongiorno del Festival
Le mattine del Festival si apriranno con gli appuntamenti A colazione con l’autore, per chiacchierare di libri e letteratura davanti al confortevole abbraccio di cappuccino e brioche, seduti al tavolino di un bar affacciato sul mare, in compagnia degli scrittori più amati. Nell’incantevole piazzetta sul porto si terrà invece la Rassegna stampa in diretta dal Festival, un’inedita lettura dei quotidiani, dal gusto ironico e dissacrante, in cui giornalisti e personaggi di cultura e spettacolo commenteranno in un modo tutto particolare i titoli e i temi più “caldi” dell’attualità.

Mondo Podcast
Una fascia quotidiana per approfondire il filone dei contenuti audio-entertainment in cui la parola e la voce sono protagoniste, come i podcast. Il segmento dell’audio on demand negli ultimi anni è notevolmente cresciuto e, in particolare durante i mesi di lockdown, questa nuova abitudine di consumo è entrata sempre più nelle orecchie dei consumatori italiani e nelle conversazioni della rete. RAI Radio 3 e Audible proporranno ospiti e novità legati al mondo del podcasting, che spaziano tra fiction e talk di informazione, dagli audio-documentari ai contenuti per approfondire la storia, la scienza, fino ai contenuti per bambini e ragazzi, portando tutto il fervore del Podcast Festival al Festival della Comunicazione in un’edizione speciale.

Il ricco programma di Mondo Podcast offre una panoramica su ciò che oggi il podcast rappresenta in Italia, i suoi protagonisti, autori e produttori: il successo del true crime con Matteo Caccia; la capacità di sviscerare temi complessi come l’economia con Federico Fubini; il racconto appassionato e contemporaneo della storia con Alessandro Barbero; la divulgazione scientifica come non l’avete mai sentita raccontare con Gabriella Greison; una pausa di benessere grazie alla sapiente capacità di condurre una meditazione di Daniel Lumera, guidato dalla musica di Emiliano Toso; e infine l’intrattenimento più leggero che accompagna nella conoscenza di alcune passioni come il camminare con Enrico Brizzi.

L’aperitivo del Festival
Le serate cominceranno su una terrazza in riva al mare chiacchierando davanti a un aperitivo con alcuni dei grandi protagonisti del Festival. Un’occasione unica per conoscere nuovi libri in compagnia dei loro autori.

Spettacoli e Reading musicali
Per esplorare appieno il tema Socialità non potevano certo mancare contributi dal mondo del teatro, della musica e della poesia.
Si apre con Neri Marcorè e le sue “54 sfumature di Neri”, un incontro con variazioni sul tema.

A seguire il fisarmonicista Gianni Coscia con “Accordi di settima?!” dedicherà il suo repertorio senza tempo al ricordo di un grande amico del Festival, Paolo Fabbri, recentemente scomparso.

La forza trainante del “Sud del sud dei Santi”, lo spettacolo di teatro canzone di Mario Incudine e Peppe Servillo, è il ritmo viscerale delle regioni meridionali, quel sud del sud dei Santi, tanto caro a Carmelo Bene. I due interpreti si alternano sulla scena e si fondono in una coralità, spesso estemporanea, che rende ogni performance unica e irripetibile. 

In “RAPconti illustrati”, una presentazione/spettacolo tratta dal nuovo libro illustrato su Murubutu, il professore rapper porterà in scena le sue canzoni, accompagnato dalla splendida voce della corista Dia e dai live paintings di Roby il Pettirosso.

David Parenzo e Valdo Gamberutti ci sorprenderanno con lo spettacolo “Ebreo”, un monologo semi serio tra fake news, antisemitismo e notizie di attualità. La forza divulgativa di Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni diventa invece un countdown scenico in “Al clima non ci credo”. Evocando Greta Thunberg, i movimenti ambientalisti internazionali, col conforto delle tesi scientifiche e aiutati dalle didascalie canore, ci convinceranno che per arrestare i danni dei mutamenti climatici non c’è davvero più tempo.

Monica Guerritore porta in scena il suo “Dall’inferno all’infinito”, dove la potente forza creativa dell’Immaginazione delle pagine di Hillmann e Citati accompagnano e forse spiegano (in parte) la discesa nel nero, nell’intima natura umana, che Dante mette in versi nei canti iniziali dell’Inferno (Divina Commedia); la sua ricerca e il suo incontro con le parti del Sé.

Con “Interessa l’articolo?”, di Enrico Bertolino e Luca Bottura, narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sulle assi di un palcoscenico. Novanta minuti di spettacolo per chiarirsi le proprie convinzioni e farsene delle nuove.

Chiuderanno il Festival Claudio Bisio e Gigio Alberti con “Ma tu sei felice?” Nel periodo di forzata vita casalinga durante la quarantena del Covid19, Claudio e Gigio hanno letto tutto il libro di Federico Baccomo “Ma tu sei felice?”. Si tratta di un lungo dialogo serrato, cinico e sopra le righe, tra due manager che in un bar chiacchierano a ruota libera. Una specie di “Aspettando Godot” ridicolo e dark, con finale a sorpresa.

Laboratori
Sempre grande attenzione è dedicata al pubblico dei più giovani, che potranno esplorare il tema Socialità in modo creativo, con un linguaggio e degli appuntamenti ideati appositamente per loro. Per bambini e ragazzi sono in programma, infatti, 5 laboratori che spaziano dall’etologia alla robotica marina, dalle fiabe per tutta la famiglia a un’inedita forma di caccia al tesoro.

Il prezioso mondo delle api (5 – 8 anni)
Le api sono animali preziosi e affascinanti. Insieme possiamo ricostruire il loro mondo per imparare a conoscerle meglio e per rispettarle. Vediamo un po’, cosa ci serve per essere api?
Io faccio un’antenna a te, tu fai un’ala a me! Poi dobbiamo costruire le nostre cellette e l’arnia, creare un campo fiorito e studiare la posizione del sole. Serve l’aiuto di tutti, perché solo collaborando possiamo ottenere una società sostenibile. Il laboratorio è in collaborazione con la Cooperativa Dafne.

Caccia sociotopografica (8 – 12 anni)
Perché le persone si trovano insieme? Per lavoro, per compagnia o anche perché si trovano in un luogo particolare, dove si svolgono attività ben precise. Così il molo, la piazza, la spiaggia, una via particolare diventano luoghi importanti per la comunità. Alcuni di questi luoghi oggi non sono più così facili da riconoscere, o non è facile capire perché le persone vi si ritrovassero.

Siete pronti a seguire gli indizi, risolvere indovinelli, trovare prove, condividere le vostre scoperte?

Questa sarà una vera caccia ai luoghi della socialità. In collaborazione con la Cooperativa Dafne.

Favole a filo d’acqua (per tutti)
ll cantastorie Franco Picetti racconterà storie realmente accadute e inventate, ambientate nel Golfo Paradiso e nell’entroterra: delfini che guizzano nella rete delle Tonnara, gli inseparabili amici Gigi e Argentovivo innamorati della luna, Facciamarcia e i suoi compagni gatti pronti a lottare per difendere la libertà. Nello stesso spazio, Maria Chiara di Palo e Rosaria Avagliano, illustratrici e grafiche, terranno un laboratorio di acquerelli. 

Teatro insieme, teatro per tutti(6-11 anni)
Il teatro regala tanti modi diversi di stare insieme e comunicare: con il corpo e con la voce, ma anche con strani oggetti un po’ curiosi e storie da inventare unendo le forze. Un laboratorio per scoprire il teatro e stare insieme in un modo tutto nuovo, in collaborazione con Scena Madre.

C’era una volta un pezzo di legno… (per tutti)
Un workshop di social reading dedicato a Le Avventure di Pinocchio. Si leggerà insieme uno dei capitoli e si giocherà sul testo per toccare con mano le tante potenzialità del leggere insieme come strumento didattico efficace e coinvolgente per i ragazzi. A cura di Pearson e Betwyll.

Escursioni sul Monte di Portofino
Escursioni dedicate a chi ama la natura e l’aria aperta, alla scoperta delle bellezze naturali che circondano il borgo di Camogli. Tre le passeggiate per il Monte di Portofino, organizzate in collaborazione con LabTer Parco di Portofino.

“I luoghi dello spirito e dell’incontro” (Il culto sul Monte)
Un percorso anulare sul Promontorio collega alcuni tra i più significativi luoghi di culto dei camogliesi, tra cui architetture in ambiente sia naturale sia antropizzato, e consente diverse chiavi di lettura sulla finzione socializzante ed aggregante del fenomeno religioso.

“La socialità e il suo contrario” (I luoghi d’incontro e di libertà)
L’uomo da sempre oscilla tra il bisogno materiale e morale d’incontrarsi con gli altri e quello di trovare spazi propri, tanto selvaggi quanto era la delusione indotta dalla conflittualità sociale.

Il percorso è un intreccio tra angoli del Monte di Portofino in cui i luoghi d’incontro si alternavano con quelli di fuga spirituale.

Torna la BAT-ESCURSIONE, gita serale alle Batterie del Parco di Portofino per ascoltare i magici rumori del bosco e conoscere da vicino la fauna notturna del Parco. Accompagnati da un esperto naturalista, si scopriranno insieme le caratteristiche principali dei pipistrelli che popolano il Parco di Portofino! Attività adatta per famiglie.

 

 
Mostre

 

Al Castello della Dragonara, la mostra The Wall raccoglie le opere di Pillino Donati. L’artista ha inseguito la tematica del muro secondo una sequenza ciclica. Nell’ultima serie di opere, “SPLIT” e “CREVICE”, ogni aspetto ludico, gradevole della partitura pittorica lascia spazio a una dura, asciutta presa di posizione nei confronti della lacerazione; la spaccatura condensa il risultato di anni di ricerca. È come se con il passare del tempo si mettesse a nudo una parte più intima e nascosta dell’artista che, allargato lo spazio – quasi una ferita – sonda le profondità dell’anima. La sequenza si propone quindi come superamento della consueta visione del muro.