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FED 2019 - Be The Change: innovazione e digitale propulsori per la crescita del Paese

Trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche raccontate attraverso le testimonianze e i suggerimenti di persone e imprese che hanno cambiato la nostra quotidianità, anticipando il nostro presente. Sono questi i temi affrontati sul palcoscenico di FED 2019, ilForum dell’Economia Digitale, organizzato da Facebook in collaborazione con i Giovani Imprenditori di Confindustria, coinvolgendo più di 30 speaker e un pubblico di oltre 2.000 persone.

La quarta edizione di FED, dal titolo “Be the Change”, è stata aperta da Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia e Alessio Rossi, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, alla presenza di Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale e servizi civici del Comune di Milano. In chiusura, inoltre, è prevista la presenza di Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri.

Volti celebri del mondo dell’imprenditoria, della tecnologia e della società civile sono a Milano per stimolare un dibattito aperto su intelligenza artificiale, robotica, competenze digitali, blockchain e fake news, attraverso le tavole rotonde e i talk show moderati da Vittoria Cabello e Nicolò De Devitiis.

Consapevoli che l’innovazione e il cambiamento delle abitudini avvengono anche tramite gli oggetti tecnologici della vita di tutti i giorni, il FED dimostra come spesso le rivoluzioni e l’innovazione nascono da ambizioni, paure e obiettivi sfidanti da raggiungere.

In questo scenario, la capacità di essere innovatori e le competenze digitali rappresentano un requisito imprescindibile per la crescita economica del Paese. Nel 2019 il mercato digitale italiano promette una crescita del 2,5%, per arrivare a un volume totale di 72,2 miliardi di euro. Un trend positivo che continuerà anche nei prossimi due anni, nei quali si prevedono rispettivamente un incremento del 2,8% e un volume totale di 74,2 miliardi di euro nel 2020 e una crescita del 3,1%, con un volume totale di 76,5 miliardi nel 2021[1].

Lo stimolo di innovatori e digital enabler come quelli che stanno calcando il palcoscenico del FED è sempre più evidente. Nel 2018 in Italia il mobile business è cresciuto del 9,4%, l’IoT del 19,2%, il cloud del 23,6%, la cybersecurity del 12,2%, i dispositivi indossabili del 15,3%, le piattaforme per il web del 13,7%, mentre hanno acquisito consistenza le applicazioni di intelligenza artificiale, big data e blockchain. Questi dati, si stima saranno confermati anche nel 2019[2].

Nonostante questo nel 2019 l’Italia si è collocata al 26° posto per livello di competenze digitali nell’indice DESI (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società) su 28 posizioni. Il livello delle digital skill di base e avanzate degli italiani è, infatti, al di sotto della media UE. Solo il 44% delle persone tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, contro il 57% nell’UE. Scarsi risultati in termini di competenze digitali si riflettono anche in un minore utilizzo dei servizi online e in una bassa attività di vendita online per le PMI[3].

“La quarta edizione di FED rappresenta un’occasione di dibattito sui temi del cambiamento e della trasformazione. Le persone e le imprese che hanno condiviso la propria testimonianza, oggi sul palco del FED, incarnano pienamente uno dei valori chiave della nostra azienda “Be bold” che vuole essere un invito a osare e porsi degli obiettivi ambiziosi per conquistare nuovi traguardi e raggiungere dei cambiamenti concreti. – commenta Luca Colombo, Country Director Facebook Italy – Oggi uno dei principali abilitatori del cambiamento è proprio il digitale, settore che si conferma in costante e forte crescita. Per sostenere il suo sviluppo sono, tuttavia, necessarie delle forti competenze digitali: il 90% delle PMI in Italia riconosce infatti che, per la crescita di un’impresa, le competenze digitali sono imprescindibili. Se nei prossimi tre anni il nostro Paese riuscisse ad allineare la diffusione dei digital skill alla media europea, il nostro tessuto sociale e produttivo sarebbe più efficiente, aumenterebbero gli investimenti e l’occupazione e migliorerebbe il tasso di innovazione nelle imprese”.
“Siamo sempre più convinti che innovazione e digitalizzazione siano la risposta a ogni domanda su come far crescere l’Italia – così Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria –. E il cambiamento che portano nei settori tradizionali ci da l’opportunità di trasformare le imprese, creare nuovi spazi di business, esplorare nuovi mercati. Queste trasformazioni aumenteranno da qui a un anno il fabbisogno di professioni ICT tra le 45mila e le 71mila unità. Ancora più determinante sarà quindi colmare il gap di competenze che è una vera emergenza Paese: la cultura digitale deve fare ingresso nelle scuole e nelle università, per creare gli innovatori, i manager, i lavoratori, gli imprenditori di domani”.

AI E ROBOTICA: LE PROFESSIONI DEL FUTURO
Intelligenza artificiale e robotica al centro degli interventi di Rita Cucchiara, Direttore Lab Cini AIIS e punto di riferimento per gli studi di Visione Artificiale e Deep Learning nel nostro paese, e delle demo-live di robotica coordinate da Roberto Cingolani, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, considerato uno dei primi 10 inventori innovatori italiani contemporanei. Nel nostro Paese attualmente il mercato dell’Intelligenza artificiale vale 85 milioni di euro, ma ha grandi prospettive di sviluppo[4].

Fonte di ispirazione per il futuro è l’intervento “Nothing is Impossible” di Valeria Cagnina e Francesco Baldassarre, Co-Founder della scuola di robotica OFpassiON. Valeria, a soli 11 anni, ha costruito il suo primo robot, a 15 è andata con borsa di studio al MIT di Boston, a 16 anni ha fondato la sua scuola di robotica, OFpassiON, basata sul gioco e sul divertimento che oggi, a due anni di distanza, è diventata una vera e propria azienda.
 
MODA: DA “ESCLUSIVA” A “INCLUSIVA” CON IL DIGITAL
L’innovazione non genera solo la richiesta di nuove figure professionali, ma stimola anche a cambiare le modalità di lavoro, come dimostra l’intervento di Angela Missoni, Direttore Creativo e Presidente di Missoni, e la figlia Margherita Missoni, Direttore Creativo di M Missoni. Ciascuna delle due donne è stata pioniera del suo tempo e ha saputo proporre soluzioni innovative nella creazione delle collezioni femminili. Angela è stata protagonista del progressivo restyling della visione della donna Missoni, introducendo la tecnologia nella progettazione delle collezioni, mentre la figlia Margherita, attraverso il digital e Instagram in particolare, ha dato una nuova direzione al marchio M di Missoni, segnando così un cambio di passo nel lavoro della maison.

La giovane stilista sta facendo rivivere alcuni modelli della collezione M, licenza storica del Gruppo, rendendoli più adatti a un pubblico giovane e utilizzando i social come canale di interazione giornaliera con gli utenti. Instagram viene utilizzato anche per reclutare collaboratori e artisti.

L’avvento del digital cambia il concetto di moda: da esclusiva a inclusiva. Al FED anche Brunello Cucinelli, Presidente e AD di Brunello Cucinelli, manager innovativo nel suo modo di fare impresa che illustrato il suo approccio basato su un utilizzo gentile della tecnologia nel business.
 
LA PERSONA AL CENTRO: UN MUST PER LE START UP NATIVE DIGITALI
Rivoluzionare i prodotti per il target Millenial o pensarli per essere venduti esclusivamente online, mettendo le esigenze delle persone al centro. Questo è il comune denominatore delle start up di Paolo De Nadai, Fondatore di WeRoad, una community che organizza viaggi on the road in giro per il mondo, e di ScuolaZoo.com, la più grande community di studenti presente oggi in Italia, e di Martina Cusano ed Elisa Tattoni, mamme e fondatrici di Mukako, brand nativo digitale di prodotti per madri e bambini tra gli 0 e 8 anni nato nel 2015 ed ora esportato in tutto il mondo, con prodotti di punta quali il tavolo multigioco MUtable e il libro personalizzato Bubuk. Due esempi di start up totalmente digitali che, in settori differenti, hanno creato un modello di business vincente utilizzando anche i feedback dei clienti per creare contenuti e pubblicità che gratificano gli utenti.

“Quando funziona è obsoleto” è, invece, il motto di Nerio Alessandri, Fondatore e Presidente di Technogym che ha saputo fare del cambiamento non solo un modello tecnologico e di business, ma anche un modello sociale creando la Wellness Valley, il distretto del benessere e della qualità della vita.
Sul palco del FED anche Enrico Mentana con un bilancio sull’attività di Open, la testata online che ha lanciato un anno fa.
 
DIGITALIZZAZIONE: UN IMPERATIVO PER LE PERFORMANCE E IL CAR DESIGN
Il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo è il tema dell’intervento di Oscar Di Montigny, Chief Innovation Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum; la performance di Filippo Perini, Head Of Design Italdesign Giugiaro che ritiene la digitalizzazione un imperativo. Gli ambiti applicativi del Virtual Sketching, della realtà aumentata Advanced Human Machine Interface, sono diventati strumenti fondamentali per guidare il cambiamento e assicurare la competitività nel settore del car design.
 
BLOCKCHAIN, CRIPTOVALUTA E FAKE NEWS: CONFRONTO E RIFLESSIONI
Paolo Moretti, Chief Commercial Officer Marine di Rina, tratta il tema “Innovazione e sicurezza”, mentre Marco Siracusano, Amministratore Delegato PostePay, illustra il rapporto tra pagamenti e digitale.

E ancora un dibattito con Bertrand Perez, Managing Director e COO Libra Association, Gian Luca Comandini, membro Task-Force Esperti Blockchain del Ministero dello Sviluppo Economico e Sanja Kon, VP Global Partnership and Communication di Utrust, sulla catena digitale del valore, blockchain e criptovaluta.

Il tema delle fake news, è invece l'oggetto dell’intervento “Scienza, bugie e social media” del medico, accademico e divulgatore scientifico Roberto Burioni.

Anche il mondo della musica entra al FED, con gli Ex-Otago che parleranno di come è cambiato il mercato della musica con il digitale.

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