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Concessionarie di veicoli industriali e commerciali, il 14% non ha nemmeno un sito internet

Anche le concessionarie di veicoli commerciali e industriali stanno diventando digitali, ma il 14% non ha ancora nemmeno un sito internet. Questo uno dei dati più interessanti presentati a Internet Motors Truck & LCV, terza edizione speciale del principale evento europeo di discussione sul digital Automotive, organizzato da MotorK (https://www.motork.io/it) con il patrocinio di Federauto. L’evento, che ha chiamato a raccolta alcuni tra i principali esperti operanti nel settore – da Google a Facebook, da Subito ad alcune delle startup più disruptive del settore, da Unrae fino all’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano – ha permesso di fare il punto sulle prospettive di un settore in piena rivoluzione.

Un’indagine condotta da MotorK, in collaborazione con Federauto e Vie e Trasporti, e presentata in anteprima sul palco dell’evento, ha rivelato come le concessionarie Truck e LCV siano contraddistinte da luci ed ombre, con esempi digitali virtuosi ma anche tanto ancora da fare. Interpellando rappresentanti di circa il 50% delle concessionarie ufficiali e il 25% dei dealer multimarca operanti sul territorio nazionale si è scoperto che, come detto, il 14% dei dealer Truck e Light Commercial Vehicle dichiara di non avere un sito internet. Eppure, la ricerca online, anche in questo percorso d’acquisto, è imprescindibile: si usa il web per chiarirsi le idee, guardare video-recensioni, ipotizzare una soluzione in leasing, configurare il veicolo, trovare il dealer migliore e comparare le offerte. Il 27%, inoltre, dichiara di avere un sito “vetrina” realizzato con i propri mezzi. Di contro, il 23% ha un sito sviluppato da un’azienda specializzata nell’automotive e il 21% utilizza il sito ufficiale della casa madre.

Avere un sito, oltretutto, non significa saperne fare buon uso: solo il 62% degli intervistati afferma di avere un sito responsive, mentre risponde no il 17% e il 21% non sa cosa dichiarare. Affermazioni, queste, quasi anacronistiche se pensiamo a come il mobile sia la principale piattaforma di accesso al web da parte degli italiani. L’80% dei professionisti del mondo automotive, come dichiarato da Facebook, usa il cellulare al lavoro e si aspetta un approccio mobile first.

Risposte più soddisfacenti quelle relative alle attività di marketing: sebbene solo un intervistato su due dichiari di aver definito un piano di marketing per il 2020 (il 54% del totale) ben 2 dealer su 3 (il 65%) dichiarano di investire la maggior parte del budget di marketing per attività sul web. Gli eventi arrivano al 48% e la pianificazione pubblicitaria si ferma al 31%.

L’esempio portato sul palco da Scania – passata dall’essere un costruttore di veicoli a un fornitore di soluzioni di trasporto – racconta come sia stata fondamentale l’interazione con clienti e prospect attraverso diversi canali di comunicazione: dai social network alle attività di co-marketing, dalle campagne digital alle promozioni nei punti vendita.

«L’accelerazione digitale anche del segmento dei veicoli industriali e commerciali – spiega Marco Marlia, CEO di MotorK e ideatore di Internet Motors Truck & LCV – è sotto gli occhi di tutti, nonostante alcuni ritardi. I dealer hanno sempre più a che fare con interlocutori maturi digitalmente, che cercano e trovano in rete le risposte alle proprie domande. A noi il compito di far comprendere cos’è cambiato rispetto a ieri.»