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Amadori, Barilla, Camst: ecco i vincitori del Premio Innovazione di Smau Bologna | R2B

Saranno 25 le realtà che il 6 e 7 giugno, nell’ambito del programma di Live Show di Smau Bologna | R2B, condivideranno i loro progetti d’innovazione  e riceveranno il Premio Innovazione: un riconoscimento assegnato a tutte quelle realtà che hanno saputo trasformarsi per andare incontro alle rinnovate esigenze di clienti e cittadini. Aziende che hanno saputo riorganizzare la propria attività in impresa 4.0, come ad esempio Fater, azienda leader nel mercato dell’igiene personale proprietaria di marchi come Pampers, LINES, LINES Specialist e Tampax, che ha avviato un progetto in grado di migliorare l'efficienza produttiva nell'area logistica del suo stabilimento, focalizzandosi sul trasferimento e sulla tracciabilità delle merci tra le varie fasi dei reparti di produzione. Fater ha implementato le soluzioni Cisco Connected Factory e Factory Security, per garantire connettività, sicurezza e per raccogliere, elaborare dati ed estrarre informazioni. Anche l’azienda Nordmeccanica, eccellenza italiana nel settore delle macchine per l’imballaggio, ha avviato un progetto sul tema Industria 4.0 applicando IoT e realtà aumentata ad una macchina dell’impianto. Un progetto realizzato con Siemens ed Expertenti che ha portato all’installazione di un tablet su una delle macchine dell’impianto. Grazie al tablet è possibile, inquadrando apposite etichette, ricevere un report sull’attività della macchina ed, eventualmente, intervenite in modo immediato. Anche TFM Automotive & Industry Spa ha iniziato il processo di digital transformation cogliendo le opportunità offerte dalla normativa sul credito d’imposta e sugli investimenti con iper-ammortamento, con un investimento di 7 milioni di euro in 3 anni. L’azienda ha scelto ELEA – Business Unit di Gruppo Euris specializzata in IoT e Industria 4.0, e DFI - Digital For Industry, come partner per l’installazione di una piattaforma di Industrial IoT, per la connessione delle macchine con il sistema informativo, integrato in un gestionale unico, che andasse a sostituire i tre gestionali utilizzati in precedenza. Grazie alla soluzione è possibile avere a disposizione dati in tempo reale che consentono di arrivare alla manutenzione predittiva, programmando il fermo macchina ed evitando di arrivare a guasti rilevanti e alla necessità di fermare l’impianto per tempi lunghi.

Un nuovo approccio all’industria 4.0 è quello adottato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Pisa. Il Dipartimento ha infatti introdotto il progetto CrossLab che si sviluppa in due direzioni strettamente integrate, la didattica di elevata qualificazione e la ricerca e il  trasferimento tecnologico. Il progetto presuppone un nuovo approccio alla ricerca basato sulla valorizzazione della interdisciplinarietà, indispensabile per l’Industria 4.0, e nuove modalità di trasferimento tecnologico con il coinvolgimento strutturale delle aziende anche nelle fasi di ricerca. Le esigenze delle aziende sono ascoltate anche nella fase iniziale, nell’individuazione dei temi sui quali lavorare, anche congiuntamente. Per stare al passo con i tempi, è fondamentale utilizzare nuovi strumenti e nuovi percorsi didattici: è il principio alla base di Forma Mentis Group, ente che si occupa di formazione e istruzione a tutti i livelli. Tutte le attività di didattica e formazione svolte da Forma Mentis vengono archiviate in un unico database gestionale che può essere integrato e consultato su più livelli.  La grande mole di dati relativa agli studenti, alle singole lezioni, al corpo docente e alle pianificazioni delle lezioni, viene archiviata nel gestionale SAP Business One, implementato da Macro-One di Bologna, per offrire la possibilità di usufruire in maniera analitica delle diverse informazioni e di automatizzare i processi gestionali/economici dell’azienda.
E’ rivolto all’industria petrolifera ed estrattiva il progetto realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione dell’Università degli Studi di Cassino “Dexterous ROV: effective dexterous ROV operations in presence of communication latencies” finanziato dalla Unione Europea che si è posto l’obiettivo di aumentare l’intelligenza e l’autonomia del ROV e di sviluppare una modalità di controllo in remoto che non richieda la presenza di operatori a bordo della barca.
 Ha l’obiettivo di ottimizzare i processi di fatturazione elettronica il software introdotto da Up Day, in collaborazione con Top Consult. Il software è stato acquistato da Up Daydieci anni fa per avviare l’archiviazione ottica e sostitutiva di tutti i documenti della società. I dati e le informazioni prima presenti su sopporto cartaceo oggi sono registrati in formato elettronico sul software. Recentemente, con l’obbligo di fatturazione elettronica, alcune funzionalità del software sono state usate a beneficio dei processi aziendali per la trasmissione della fattura ai clienti.

Si tratta di un progetto per l’adozione di un sistema integrato di comunicazione quello realizzato da Manitou Italia, azienda del gruppo francese Manitou, che opera nel settore delle macchine specializzate nella movimentazione fuori strada, nell’ambito dell’edilizia, dell’agricoltura, dell’industria. Insieme a Teleimpianti e a Unify, azienda di software e servizi per le comunicazioni, Manitou ha adottato una soluzione integrata, grazie alla quale è stato possibile collegare due stabilimenti, con linee produttive, uffici tecnici, magazzini e area ricambi: gli operatori possono essere raggiunti in ogni momento, indipendentemente dai loro spostamenti, che sono inevitabilmente frequenti. Questo ha permesso all’azienda di raggiungere una maggiore efficienza operativa nella quotidianità delle comunicazioni, perché ogni operatore è sempre raggiungibile.

 Diverse le esperienze di Open Innovation premiate a Smau Bologna | R2B, come ad esempio quella di Gruppo Camst che è entrato nel network di MindsettER, la rete di startup dell’Emilia-Romagna supportata da Aster e dalla Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di contribuire all’ecosistema dell’innovazione ed esplorare nuove opportunità di business nell’ambito della ristorazione. Il progetto ha previsto l’incontro con una selezione di startup di Mindsetter, di queste, una selezione di startup è stata messa in contatto con un gruppo di lavoro, per approfondire il progetto, renderlo più rispondente alle esigenze del gruppo Camst e del mercato, per poi svilupparlo. Nelle logiche dell’Open Innovation, alcune startup potranno diventare fornitrici di servizi o prodotti, o entrare nel Gruppo, e allo stesso modo Camst potrà sviluppare nuove opportunità di innovazione e di business.  A Smau si racconterà anche l’esperienza del FoodTech Accelerator, di cui Amadori è partner e che ha come obiettivo quello di promuovere la collaborazione tra innovatori e aziende del Made in Italy per innovare i settori dell’Agroalimentare e del Retail.  La particolarità dell’iniziativa, in logica di Open Innovation, è il coinvolgimento di attori che coprono l’intera catena del valore: un fornitore di materie prime, Cereal Docks, un distributore, Finiper e Amadori, al centro come produttore. In seguito ad una call internazionale sono state selezionate sette startup che hanno preso parte al programma di accelerazione, tra cui tre italiane, due israeliane e due statunitensi. Il programma di accelerazione ha dato la possibilità alle start up di consolidare il proprio modello di business, dando la possibilità di calare in modo specifico le proprie soluzioni all’interno dell’azienda. L’unione tra multinazionale e startup ha portato indubbi benefici anche a Kaeser Compressori. L’azienda, una delle imprese leader nei sistemi per l'aria compressa, ha dato vita al progetto Bee-Kaeser insieme alla startup del settore dell’apicoltura Beeing, uscita dal programma di accelerazione Android Factory finanziato da Google Italia. Una ventina di sedi Kaeser in Italia (Kaeser Point) saranno trasformate in piccoli laboratori grazie all’installazione in ciascuna di un paio di arnie che, monitorate da apicoltori professionisti, raccoglieranno il miele sul quale verranno condotte le analisi necessarie a fornire informazioni sulla qualità dell’aria.È noto, infatti, come le api e il miele siano perfetti bioindicatori e rappresentino una sorta di ‘cartina tornasole’ dell’inquinamento atmosferico e, in particolare, della presenza di metalli pesanti e polveri sottili. L’iniziativa è volta a sensibilizzare il largo pubblico sull’importanza di respirare un’aria il più pulita possibile e sul ruolo fondamentale che rivestono questi piccoli insetti su tutto il nostro ecosistema.

 Risponde all’esigenza di guardare al futuro il progetto Cucina Barilla, un’unità innovativa, formata da un team interno supportata dalle diverse unità del gruppo che si relaziona con partner e professionalità esterne. Grazie a questa unità si sta sperimentando un nuovo modello di business, che vede Barilla vendere direttamente al consumatore finale un servizio e non solo un prodotto. Il progetto è stato lanciato nel 2015 insieme a Whirpool e si tratta di un sistema composto da un forno tecnologicamente avanzato realizzato da Whirlpool e da una gamma di kit di ricette studiate da Barilla. All’interno dei kit di ricette sono contenuti gli ingredienti per cucinare diverse varietà di piatti, come pasta, risotti, pane, pizza, focacce, torte e altre ancora. Ogni confezione, che contiene ingredienti per almeno due porzioni, presenta un codice RFID (un’etichetta tecnologica) da avvicinare all’apposito lettore del forno, che a sua volta riconosce il kit e imposta automaticamente modalità e tempi di preparazione e di cottura. Al lancio del progetto CucinaBarilla, il modello di business prevedeva l’acquisto del forno tramite i retailer tradizionali del settore  e l’acquisto dei kit di ricette tramite l’ecommerce cucinabarilla.it, successivamente l’azienda, facendo tesoro dei feedback ricevuti tramite il sito, ha modificato il modello di business, proponendo una soluzione con ‘subscription’ mensile, attivabile solo online.

 Capire il grado di soddisfazione del cliente è fondamentale e, in questo, l’innovazione ha fatto passi da gigante: come dimostra il progetto messo in atto da Tastitalia, azienda marchigiana produttrice di interfacce tecnologiche. Uno dei mercati di riferimento dell’azienda è quello delle macchine da caffè e, per comprendere il grado di soddisfazione del prodotto, l’azienda ha individuato una soluzione che consiste nell’installazione delle tecnologie Emoj, uno spin off dell’Università di Ancona, nei dispositivi del cliente, per andare ad analizzare le persone presenti e le loro reazioni nel momento del consumo del caffè. Il software, collegato a una telecamera registra le emozioni dell’utente e va a discriminare la sensazione che sta provando. La soluzione innovativa messa in pratica da Emoj è in grado di fornire dati e informazioni all’azienda cliente, che può utilizzarli per migliorare la propria offerta e l’esperienza vissuta dagli utenti.

Sono diverse le esperienze di innovazione di aziende dell’agrifood proiettate al futuro. Tra queste l’Azienda Agricola Canetti che, attraverso l’Agricoltura di precisione e quindi, mediante l’utilizzo di droni, di mappe satellitari e di GP, e l’uso di macchine con sensori ottici è in grado di produrre il primo zucchero bio100% italiano. Innovazione per l’Azienda Agricola Montroni e Brini significa differenziarsi attraverso l’introduzione di una nuova coltura, il mirtillo, non caratteristico dell’ambiente della pianura bolognese: questo per andare incontro alle esigenze di una clientela sempre più informata e attenta a scegliere prodotti del proprio territorio. Il prossimo passo sarà quello di utilizzare un packaging completamente plastic free e a base di materiale riciclato. Innovazione e tradizione è un binomio vincente anche per l’Azienda Ortofrutticola mantovana Nadalini, specializzata nella produzione di meloni, angurie e zucche. Dalla tracciabilità, all’impiego della risorsa idrica, fino alla gestione delle malerbe: le tecnologie permettono all’azienda di conoscere a fondo tutti gli aspetti del lavoro. In questo modo è in grado di rendere più efficienti i processi, risparmiare risorse e aumentare le rese e la qualità dei prodotti. Un occhio al passato ed uno al futuro: con questo spirito Sant’Anna Società Agricola è tornata, dopo oltre 40 anni, a investire nella canapa industriale, puntando molto sull’attività di Ricerca, cercando di perfezionare la tecnica colturale in pieno campo e le successive due fasi di raccolta ed essiccazione, che tutt'ora presentano diverse criticità legate soprattutto alla mancanza di attrezzature specifiche.

 Non mancheranno, inoltre, le esperienze di innovazione in ambito medico e sanitario. Takeda, ad esempio,  la più grande azienda farmaceutica giapponese, con circa 30.000 dipendenti a livello mondiale ha dato vita al Takeda Virtual Lab con l’obiettivo di creare una Cell Factory virtuale in cui far vivere ai medici l’esperienza di lavoro e preparazione del primo farmaco a base di cellule staminali approvato in Europa per il trattamento delle complicanze della Malattia di Crohn. Fornire un aiuto concreto alle fasce più deboli della popolazione in termini di età, gli anziani (persone oltre i 75 anni), in una città Bologna, che in alcune zone raggiungono il 13% della popolazione da parte di operatori qualificati per non lasciarli soli è invece l’obiettivo della AUSL di Bologna con il Servizio e-Care Bologna. Nel corso dell’ultimo anno il servizio ha registrato un incremento di oltre il 44% rispetto al numero degli utenti in teleassistenza. Accanto al servizio di tele monitoraggio, è stata creata una “rete sociale e sanitaria” a sostegno della fragilità, cercando di coinvolgere tutti i soggetti, pubblici e privati che, sui territori, erogano servizi o interventi a favore degli anziani fragili.

In ambito Smart Communities troveremo il progetto del Comune di Rimini, che ha adottato, in collaborazione con Municipia, un software avanzato per la gestione tributi e il recupero dell’evasione. La piattaforma tecnologica adottata, unitamente alle strategie d’innovazione sviluppate grazie anche all’incontro tra i funzionari interni al Comune e le risorse umane di Municipia ha dato ottimi risultati ( dal 2016 ad oggi sono stati recuperati 21,8 milioni di euro), che si sono riflessi sul contenimento delle tariffe e sull’accelerazione delle procedure di riscossione, ma soprattutto ha in sé le premesse per sostenere ulteriori sviluppi, connessi ai mutamenti del contesto economico e socio-demografico del Comune e del territorio.

Il Comune di Bologna presenta a Smau il progetto di digital transformation delle procedure in essere con gli Uffici giudiziari. Il Comune, infatti, e si è dotato di un’infrastruttura informatica che abilita i propri funzionari al dialogo con il Processo Telematico del Ministero della Giustizia per la gestione digitale e telematica di flussi documentali, visualizzazione e gestione di fascicoli, deposito di atti, pagamenti telematici. Gli incoraggianti risultati ottenuti hanno generato un ‘effetto domino’ su ulteriori uffici amministrativi, portando la digitalizzazione e l’efficientamento di gestione anche in settori non coinvolti dal progetto iniziale. Lepida, invece presenterà il progetto di realizzazione di tre Data Center sul territorio della Regione Emilia-Romagna, a Parma, Ferrara e Ravenna, con l’obiettivo di consolidare e ottimizzare le risorse ICT della Pubblica Amministrazione, e in grado di offrire servizi avanzati di calcolo, storage, disaster recovery, backup, business continuity. Tra i premiati anche la Piattaforma EROI - Emilia-Romagna Open Innovation, la comunità digitale aperta a tutte le persone che vogliono innovare collaborando, trovando soluzioni e scambiando competenze, nata attraverso un percorso di co-progettazione gestito da ART-ER, con il coinvolgimento di imprese, centri di ricerca, centri per l’innovazione, Clust-ER e Tecnopoli.

Per agevolare lo smart working e ottimizzare i costi di gestione dei dipendenti dislocati nelle diverse sedi, l’Unione Pian del Bruscolo, che comprende i comuni di Pesaro/Gabicce Mare, Gradara, Mombaroccio, Tavullia e Vallefoglia, ha adottato una soluzione di timbratura virtuale al 100% digitale. Addio carta, quindi: per segnalare la propria presenza basta utilizzare il proprio smartphone, chiamare un numero specifico, digitare la propria matricola e registrare la presenza.

Questi sono i progetti che il 6 e 7 giugno riceveranno il premio Innovazione Smau. Sul sito di Smau, alla pagina https://www.smau.it/bologna19/success_stories/ sono disponibili le schede dei singoli progetti premiati.