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Agenzia creativa o ramponiere cannibale: chi è Quiqueg?

“Mi girai e rigirai sul materasso, imbottito chissà se di pannocchie o di cocci, senza chiudere occhio per un pezzo. Alla fine scivolai in un leggero dormiveglia e avevo già coperto un bel tratto di mare per la terra dei sogni, quando udii un passo pesante in corridoio e un barbaglio di luce penetrò da sotto la porta nella stanza. Dio ce ne scampi, pensai, dev’essere il ramponiere, il diabolico smerciateste”.

È questa, nel racconto del narratore Ismaele, la terrificante entrata in scena di Quiqueg nel romanzo Moby Dick. Quiqueg è un gigante cannibale coperto di tatuaggi, un principe dall’animo gentile che ha lasciato il suo trono in Polinesia per vedere il mondo. Sul Pequod, la nave che dà la caccia alla balena bianca, è il capo dei ramponieri.

Da oggi Quiqueg è anche un’agenzia di pubblicità, comunicazione integrata e graphic design. L’ha fondata Marco Andolfato, che, dopo una laurea in Fisica Teorica e una carriera nel marketing in aziende multinazionali, negli ultimi quindici anni ha diretto la storica boutique creativa Le Balene.

Con Marco c’è un team di brillanti trentenni. Irene Bruni coordina la parte strategica e di project management, Carlotta Schoen e Elisa Villa - rispettivamente copywriter e art director - si occupano del reparto creativo insieme a Eleonora Petrolati, alla guida anche della parte di graphic design.

Quiqueg si propone alle aziende come un partner e un consulente che mette cura e fantasia in ogni progetto. E si rivolge a chi considera la creatività come un valore aggiunto e non un “nice to have”.

Il Pequod di Quiqueg è Fuori Luogo, un bellissimo spazio sui Navigli, dove lavorano anche Trees Home (una casa di produzione video/fotografica che con Quiqueg condivide la passione per le cose fatte bene) e una serie di professionisti della comunicazione che contribuiscono ad arricchire l’offerta dell’agenzia.

www.quiqueg.it